Nord e Sud - anno VIII - n. 16 - aprile 1961

Italia; mff resta sempre qualche deputato pronto a consigliarci una nuova viltà da aggiungere alle infinite di cui si compone la nostra recentissima storia. L'odio all'espansione non esiste più fra noi allo stato di furore, ma ha lasciato dietro di sè il culto dell'ignoranza ... Che ci restiamo a fare in Somalia! Ma, benedetti accumulatori di popolarità, nella Somalia, se avremo senno, ci resteremo perché ci giova restarci, perché il Benadir è un paese che può essere egregiamente sfruttato, ove in Italia esistano ancora uomini che all'audacia uniscano l'istinto mercantile che un tempo ci fece celebri nel mondo. La borghesia italiana è, in molta parte, invecchiata', infiacchita, snervata; ma non tutta, per fortuna nostra: c'è anche della gente che crede, che ardisce, che vuole; c'è della gente che, in questo in1mane asilo di vecchi sbalorditi e piagnoni, sa prendere iniziative buone e gagliarde » 21 • In questa « missione » africana l'Italia si scontrava con la presenza attiva della Francia e dell'Inghilterra sul continente nero, e bruciavano, nelle coscienze dei giovani imperialisti nostrani, le umiliazioni subite lungo i nostri goffi tentativi di costituirci un impero coloniale 28 • Nei confronti di quelle due na•zioni, poi, l'ostilità loro era rafforzata dall'odio per i princìpi democratici, per cui la Francia diveniva la ,e rivale naturale » dell'Italia. Né si accorgevano di cadere nel ridicolo, quando esaltavano la disastrosa guerra delle tariffe àoganali attuata dal Crispi, considerando quell'episodio penoso « un tentativo ma'gnanimo e bello, il solo gesto giovanile dell'Italia nuova » 29 • Tuttavia non erano poi così ciechi, da non in~endere da quale parte soffiasse il vento. Anzi, nella loro spregiudicatezza (non erano dunque i propagandisti dell'attivismo dei Barrès e dei Maurras, non si sentivano cc superuomini » e pertanto non legati a vincoli di sorta?) essi potevano accettare l'allontanarsi del .. l'Italia' dalla Triplice, pur se restavano nemici dell'irredentismo (in quegli anni monopolio repubblicano) temendo una «distorsione» dal cammino espansionista che essi riconoscevano come a missione » italiana. Così, nello stesso numero in cui il Corradini attaccava la Francia, riXI A. L., Che cosa si deve fare nel Benadir, in a Il Regno », I, n. 24, 8 maggio 1904. 28 Si veda, per un esempio probante, il dialogo - per la verità piuttosto insipido, - tra « il Mad Mullah » e u il Comandante Inglese », firmato G. A. B. (Borgese), Il protettorato italiano, in « Il Regno », I, n. 25, 15 maggio 1904. 29 E. CORRADINI, Dall'italianismo al latinismo (A proposito della visita di Lau,... bet), in « Il Regno », I, n. 23, 1 ° maggio 1904. 89 Bibliotecaginobianco

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