Nord e Sud - anno VIII - n. 16 - aprile 1961

che dominarono i padri Romani » è puramente un orpello letterario. Questi giovani imperialisti hanno una visione così concreta del problema, che alle volte stupisce per la crudezza con cui è esposta. Già nell'articolo su Crispi, del resto, la· marcia nach Silden (parafrasando una più celebre frase) è chiarita nei suoi scopi primi: di distrarre le masse dai problemi della politica interna, di dare 11no sbocco controllato all'emigrazione, di offrire un territorio di sfruttamento all'industria nazionale. Ancora una' volta, il migliore aiuto per conoscere le idee della rivista ci viene dalle note economiche, dedicate in questo caso allo sfruttamento del Benadir e alla politica seguita dalla Società Commerciale Italiana del Benadir. In queste note la1 recriminazione, anzi la condanna per la politica « delle mani nette » è continua, individuando in essa l'espressione più piena delle debolezze di cui hanno dato prova i governi eredi del Risorgimento. « Sabato scorso la Camera ha preso le sue vacanze: dopo un periodo di sonnolenza, proprio della sua decrepitezza, ha sentito il bisogno di riposare ... le cause dell'infer1nità sono profonde, sono nella stessa anima politica del popolo italia110. Domina la dissoluzione: borghesi e antiborgl1esi s'imputridiscono; sian10, se non ci illudiamo, alla fine di un evo politico; stiamo già per no11comprendere più il linguaggio di alcuni anni fa: la trasformazione è ora negli strati profondi della coscienza collettiva; grandi e nuove co e vedranno, non ne dubitiamo, gli anni che verranno » 25 • Quali, ve11endo a1 concreto, i compiti della Società del Benadir, nella sua opera di colonizzazione? « Se la Società intende aumentare il suo capitale ed allargare la sua costituzione, è certo, qualora il governo esca dal letargo e non compia' atti all'impazzata, che non piccoli risultati si potranno ottenere nel volgere di pocl1i anni. Riduca, pure, per ora, la Società la zona colonizzatrice, istituendo, come sembra voglia istituire, forti presidi di ascari nei posti abbandonati e per la· sicurezza dei coloni e per i diritti futuri, ma compia un'opera organica, di sfruttamento razionale, di vero incivilimento mercantile » 26 • Questo è il .punto centrale del problema africano, il cc concreto » dove va a parare ogni rivendicazio11e nazionale di cc potenza » : cc L'odio alla colonizzazione, all'espansione, alle opere virili s'è venuto attenuando anche in 25 A. L., Ricordi e malinconie coloniali, in a Il Regno », I, n. 19, 3 aprile 1904. 26 I vi. Ma si veda ancora la nota economica L~ avvenire del Benadir in « Il ' Regno », I, n. 20, 10 aprile 1904, sempre a firma A. L. 88 Bibliotecaginobianco

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