Nord e Sud - anno VIII - n. 16 - aprile 1961

che passa. Fondando questa rivista noi siamo contro gli uni e contro gli altri, nemici tra loro ma· congiunti nel sentimento più materiale e più basso della vita. Con I.a nostra voce aiuteremo a rialzare le statute degli alti valori dell'uomo e della nazione dinanzi agli occhi di quelli che risorgono » 6 • L'attivismo, dunque, stava alla base del sentire politico loro; soprattutto la presunzione di essere al di sopra della norma, secondo i dettami di un Barrès 7 • Organo della filosofia nietzschiana in ·Italia, fu chiamata la loro nuova rivista, benché essi ne respingessero la qualifica. Certo la loro idea di nazione, la loro costante ricerca di un'affermazione di superiorità nazionale in tutti i campi della vita, aveva molti punti di contatto con la teoria del superuomo del Nietzsche. In tal senso appare giusta la constatazione che l'inclinazione spiritualizzante del gruppo ' fiorentino « non impedisce di scorgere in esso l'espressione di una molto concreta, e ideologicamente precisa, volontà di potenza ... ,, 8 • Ma non ci si imputi a malignità se ci torna alla mente, a questo punto, una pagina del Gramsci sull'origine popolaresca del « superuomo ,,, in cui s'avanzava il dubbio che tanta parte di codeste concezioni « superumane » non fosse di pretta origine nietzschiana, e quindi da porsi nella sfera dell' « alta cultura », bensì più modestamente derivata dalla letteratura d'appendice (non dunque il Così parlò Zarathustra ma il Conte di Montecristo di Alessandro Dt1mas ne sarebbe il modello)9 • Il fatto si è che questi giovani, così decisi nella lotta contro tutto e contro tutti, così presi dal culte du moi di un Barrès, e che nelle loro riviste pretendevano di codificare una nuova estetica (e non facevano, 6 Per coloro che risorgono, in « Il Regno », I, n. I, 29 novembre 1903, e ora in La cultura italiana del '900 attraverso le riviste, I, « Leonardo » a H ermes » « Il Regno n, a cura di DELIA FrucEssr, Torino, 1960, pp. 441-43. 7 Una studiosa del movimento nazionalista fìorenUno, non certo critica nei suoi confrònti, doveva infatti riconoscere il vuoto attivismo degli scrittori de a Il Regno ,, : « Se però scendiamo a guardare da vicino quali fossero i valori ideali, noi non riusciamo a scorgere in questo periodo dell'attività intellettuale del Corradini, se non il desiderio di una vita nazionale robusta e cosciente, che si affermasse alrestero in una volontà di dominio. Era dunque una vita nazionale fatta fine a se stessa: unico suo contenuto l'affermazione della propria energia dominatrice in tutti i campi. Questa volontà di potenza cieca e vuota fu nel Regno fra le correnti predominanti n. A. BOBBIO, Le riviste fiorentine del principio del secolo (1903-1916), Firenze, 1936, p. 235. · · 8 D. FrucEssr, introduzione a La cultura italiana del '900 cit., I, p. 15. 9 .ANTomo GRAMSCI, Letteratura e vita nazionale, in Opere, VI, Torino, 1950, pp. 122 ss. 79 Bibliotecaginobianco

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