frazione moderata (a Cavour), anzi ponendo a contrasto con essa il concetto della «Rivoluzione» antinapoleonica e nazionale 4 , che ben presto si sarebbe deteriorato, nelle menti della generazione « post Settanta ,,, nel cr fare per il fare » dell'attivismo. A questa generazione - la prima generazione dell'Italia unita - appartengono i redattori di tre riviste sorte contemporaneamente nella Firenze dei primi del secolo: Leonardo, Hermes, Il Regno. Tre riviste, ma in sostanza un solo gruppo, che aveva ne « Il Regno » il proprio portavoce politico, negli altri due fogli il campo per le proprie giov.anili esercitazioni filosofiche e letterarie. Esercitazioni, tutte, nelle quali, cr pure tra qualche tentativo di raffrenarla o di opporvisi o di temperarla mercé pensieri di diversa origine, si vedeva chiara la conseguenza che è propria dell'irrazionalismo, cioè l'indebolito o fiaccato sentimento della distinzione: della distinzione tra verità e non verità nella cerchia teoretica, tra dovere e piacere, moralità e utilità nelle cose pratiche, tra contemplazione e passione, poesia e convulsione, gusto artistico e libito voluttuario nel campo estetico, tra spontaneità e indisciplina, originalità e stravaganza nella vita culturale. Tolti i freni logici, depresso il senso critico, scossa via la responsabilità che è nella razionale affermazione, il giuoco dell'immaginazione e di una nuova rettorica si presentava agevole e seducente, e ne davano saggio tuttodì gli spasimanti dell'arte, segnatamente delle arti figurative, educati nell'estetismo dannunziano degli anni innanzi » 5 • Quanto alla loro battaglia politica, essi l'indicavano con il « fondo » di Enrico Corradini, nel primo numero de « Il Regno » : « ••. fondando questa rivista abbiamo un solo scopo: di essere una voce fra tutti coloro i quali si dolgono e si sdegnano per la viltà della presente ora nazionale ... Una voce dunque contro la viltà presente. E prima di tutto contro quella dell'ignobile socialismo, di questo gigantesco tumulto delle nuove forze mondiali finito in pochi Saturnini che ne hanno fatto il proprio saturnale con le loro fecce ... E una voce altresì per vituperare quelli che mostrano di far di tutto per essere vinti. Per vituperare la borghesia italiana che regge e governa... La borghesia italiana che regge e governa il popolo italiano, non è più questo popolo che già si è scosso dal torpore. Solo sta il fatto che sopra la terra la quale fu detta de' morti, ed ora è di quelli che risorgono al lavoro industrioso, è gettata la fitta rete delle faccende de' moribondi, rotta ora dalla furia del saturnale 4 Cfr. CHABOD, Storia della politica estera cit., pp. 111 ss. 5 BENEDETTO CROCE, Storia d'Italia dal_ 1871 al 1915, Bari, 1953 10, pp. 253-4. 78 Bibliotecaginobianco
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