baldina. D'ora in poi non si sarebbe più cercato un legame col passato, uomini nuovi avrebbero preso il posto dei padri; mentre l'impulso imperialista avrebbe trovato i migliori corifei nei giovani della prima generazione « italiana », nei « nati dopo il Settanta ». Sotto l'impressione della tragedia africana i giovani nazional-borghesi avvertirono la rottura che si era verificata: « noi giovani che tante cose credevamo d'avere obliate, che tanto tedio opprimeva, o tanto ardore d'individuali aspirazioni, comunicammo a un tratto con l'anima del nostro paese violentemente » 2 • La questione sociale, giunta improvvisamente al punto di rottura, si pose anch'essa in funzione antirisorgimentale, rinnegando un' esperienza storica alla quale le classi subalterne non avevano partecipato, e che non potevano pertanto sentire come loro. Il generale Bava Beccaris si incaricò, per suo conto, di dare una conferma a tali stati d'animo e provocò, indirettamente, l'ultimo atto del dramma: la monarchia sabauda, che era rimasta sino ad allora il tangibile simbolo dell'Unità italiana, soccombeva anch'essa con la mo1te violenta di Umberto I. La scomparsa del re sanzionava inequivocabilmente il trapasso ad una nuova età, poneva davvero il suggello all'esperienza risorgimentale. Con queste premesse, dunque, si apriva ·il secolo XX, mentre terminava la lunga «crisi» del nostro Risorgimento; e occorrerà, a questo proposito, tenere ben ferme le parole di Federico Chabod, il quale, riandando alle origini del fascismo (lo sbocco finale di questi primi fermenti nazionalistici), ricordava come non si trattasse di porre in causa le sole responsabilità del governo liberale, erede del Risorgimento, ma come accanto ad esso andassero attribuite responsabilità eguali « anche a quei gruppi, socialisti o cattolici che, comunque, non si collegava.no, sicuramente, all'esperienza risorgimentale e postunitaria, e che in un certo senso rappresentavano, e volevano rappresentare, l'antirisorgimento 11 3 • Antirisorgimento erano certamente i nascenti movimenti nazionalistici, pur se essi trovavano in Crispi l'esempio dell'uomo di governo al quale riferirsi nel loro acceso antiparlamentarismo. Né a caso, che proprio l'unilaterale visione crispina del Risorgimento aveva dato inizio alla sua svalutazione, abolei:ido di quella storia quanto spettava alla 2 ENRICO CORRADINI, in II Marzocco», 8 marzo 1896. 3 F. CHABOD, Croce storico, in • Rivista Storica Italiana ~, LXIV (1952), pp. 519-20. 77 BibliotecaGino Bianco
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