Nord e Sud - anno VIII - n. 16 - aprile 1961

\ tipo più o m.eno doroteo (apertura a destra senza dirlo), mentre per Napoli, dove si tratta di lavorare per preparare l'apertura a sinistra, si lascia che i dirigenti locali si sbizzarriscano a trafficare nei corridoi municipali, alcuni per addivenire, in vista dei fondi della legge speciale, a una vantaggiosa combinazione con Lauro e la sua consorteria, altri per condurre a buon fine una vasta retata di consiglieri-squillo,, ai danni del PDI, ulteriorrnente indebolito dopo le non edificanti vicende del suo congresso romano (quando invece è ormai evidente che, ad una chiara presa di posizione delle forze democratiche e ad un comportamento coerente della DC napoletana, non potrebbe non seguire, più prima che poi, un ulteriore e definitivo declino del cosiddetto « fenomeno Lauro· » ). Ma cosa significa in realtà clie la questione meridionale oggi si pone più che mai sul piano politico? Cosa significa che una svolta politica nel Mezzogiorno è urgente e i1idispensabile ai fini di una eff ettiva stabilizzazione della situazione politica e ai fini di un « balzo in avanti>>,come suol dirsi, di tutta la società italiana? Significa anzitutto che bisogna rendere inoffensivi i liberisti che dal centro bloccano la politica di sviluppo e che pretendono di far valere l'indirizzo del « tempo lungo>>,se non addirittura i punti di vista espressi dalla signora Lutz. Ma significa anche che si devono rendere inoffensive le destre che operano ancora nel Mezzogiorno; e che la situazione politica meridionale, sia ai livelli delle ammi1iistrazioni locali, sia ai livelli del sottogoverno, deve essere bonificata, deve essere spostata a sinistra, deve essere corretta in modo tale da risultare assai più omogenea di qua.nto non lo sia stata finora nei confronti della politica meridionalista: non si è mai rifiettuto abbastanza sul fatto che ravvio della politica meridionalista negli anrii cinquanta ha più o meno coinciso con I'apertura a destra nel Mezzogiorno; non si è mai voluto prendere atto dell'impossibilità di poter condurre avanti una politica di sviluppo se il potere locale è distribuito fra gruppi e correnti politiche la cui caratteris!ica, quando non consiste nel camaleontismo politico e nella malforrnazione civile (Lauro, Maiorana, ecc.), consiste nella tenace volontà di limitare malthusianamente il costo dello sviluppo ( « franchi tiratori >>, « uomini di coscienza >>, ecc.). Quando si parla di destra nel Mezzogiorn.o, è necessario uno sforzo di chiarezza. C'è la destra ufficiale - tipo PDI - che è in liquidazione dal punto di vista elettorale. Si deve evitare che - com, è avvenuto tante altre volte - essa possa salvarsi dalla liquidazione anche 4 Bibliotecaginobianco

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