Nord e Sud - anno VIII - n. 16 - aprile 1961

cinerà a Cosenza tutta la Calabria tirennica, e il prolugamento del1' Autostrada del sole, il cui tracciato è consigliabile debba passare per Cosenza. Da questo punto di vista non ci sembra che possano sussistere dubbi, se si vuole sottrarre il problema dell'ubicazione ai traffici più o meno elettoralistici. Se l'Università in Calabria si deve fare, la sede principale non può essere che a Cosenza. Reggio è fuori questione perchè servita dall'Università di Messina, ora magnificamente collegata al continente con il servizio di aliscafi; inoltre Reggio è lontana dalle altre due provincie della Calabria ed eccentrica rispetto alla stessa provincia, di cui è capoluogo. Anche Catanzaro è in posizione di sva_nta:ggio rispetto a Cosenza, perchè, come testimoniano i dati che più sopra abbiamo citato, l'università calabrese deve servire ·anche la Basilicata' e magari la provincia pugliese di Tàranto, riuscendo anche a· rovesciare almeno in parte la' tendenza per cui gli studenti lucani e pugliesi si iscrtvono a Bari o a Napoli. Il che ovviamente dipenderà in parte maggiore dalla forza d'attrazione specifica della nuova Università, purchè essa non sia annullata o diminuita da un'eccessiva distanza e da una certa inaccessibilità delle sedi di studio. Risolta così la questione della localizzazione, bisogna prendere 'in considerazione le obbiezio11i non prive di fondamento, cl1e possono sollevarsi contro la tesi dell'istituzio11e di una nuova università in Calabria. Si dice che non si può pretendere di creare l'università dove manca la scuola dell'obbligo e quando c'è da fare molto e presto nel campo inesplorato della qualificazione professionale; si aggiunge che non si deve incrementare la fabbrica: meridionale dei laureati, i quali poi vanno a rinfoltire le file della disoccupazione intellettuale, mentre assai · diversa sorte sarebbe loro toccata se al titolo di dottore avessero preferito quello di perito. Diciamo subito, a questo riguaTdo, che, come si devono respingere le impostazioni elettoralistiche del problema, così si devono respingere le impostazioni che peccano di semplicismo da un altro punto di vista. È il caso, in parte, delle obiezioni suddette: delle quali infatti si può e si deve dire che sono valide solo in quanto si contrappongono alle I suggestioni elettoralistiche cui abbiamo fatto prima cenno, solo in quanto si riferiscono all'eventualità di creare una qualsiasi nuova università nell'Italia meridionale, del genere di quella proposta in Parlamento da tanti eminenti parlamentari. 'Ma in realtà prima di decidere se si deve o non si deve creare una' 31 Bibliotecaginobianco

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