onde ne risulterebbe, oltretutto, un'u.lteriore spinta ali'emigrazione dei migliori dalle regioni più arretrate della penisola e si rinuncerebbe a un importante strumento di urbanizzazione della realtà meridionale; perchè anche una sede universitaria, magari con qt1alche facoltà decentrata, è strumento di urbanizzazione. E oggi anche il recentissimo, importante, volume di Barillà Un futuro per l'Università italiana (Laterza, 1961), accetta questo punto di vista. « •.• Nelle regioni meridionali, dove lo Stato va investendo da anni un blocco considerevole di miliardi per avviare uno sviluppo economico che ristabilisca l'equilibrio sociale con il Nord, r1egare l'apertura delle nuove Università è in effetti un controsenso ... » (p. 204). « Il fenomeno della fuga dal Sud delle popolazioni, fuga dall' ambiente depresso, fuga dei manovali, ma fuga: anche delle classi dirigenti, viene aggravato dalla mancanza di università s11:fficientia ' incatenare' culturalmente, psicologicamente, topograficamente gli studenti meridionali alle loro regioni. .. » (ivi). « La logica dello sviluppo economico meridionale impone di conservare al Sud le sue giovani energie intellettuali, per suscitarvi, attraverso gli istituti universitari, quegli interessi culturali più coltivati e approfonditi che soli possono rappresentare la base solida di una· fisionomia locale. È necessario, però, agire organica1nente. Le iniziative di nuove università nel Sud, ed1anche in regioni del Nord, nascono spesso da un sottofondo elettoralistico politico che vede i vari deputati, più o meno influenti, agitarsi alla bisogna, il che può provocare un fenomeno di crescita di nuove Università secondo criteri particolaristici e personalistici. Bisogna, invece, che lo Stato non si perda 11ello sbriciolamento dei fondi, come spesso è accaduto, soddisfacendo le richieste casualmente, ma abbia una visione complessiva di tutto il Sud, inquadrata nello sforzo di sviluppo economico e cioè che promuova e favorisca l'istituzione di nuove università specializzate e caratterizzate dallo sviluppo organico di una regione e che provveda con la piena consapevolezza di quanto si richiede perchè un istituto di alta cultura e per la formazione professionale funzioni seriame11te » (pp. 205). Pertanto, nel discutere dell'opportunità di istituire una sede universitaria in Calabria non basta affermare che le sedi attuali sono insufficienti e se ne devono creare delle nuove; si deve anche aggiungere che la creazione di una nuova sede universitaria in Calabria si giustifica in via eccezionale. Perchè una eccezione proprio in Calabria? Perchè in Calabria e in Basilicata è particolarmente accentuato lo squilibrio dei rapporti fra città e campagna, è particolarmente acuto il problema dell'urba11:iz26 Bibliotecaginobianco
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