Nord e Sud - anno VIII - n. 16 - aprile 1961

tori, il qu.a'le esclude quello della rappresentanza globale della massa dei lavoratori dipendenti, ha potuto così pareggiare nel CNEL la rappresentanza della CISL con quella della CGIL. Che cosa accadrebbe se si attuasse l'articolo 39 della Costituzione? In quante categorie o in quanti settori non dovrebbe essere riconosciuta alla CGIL una rappresentanza proporzionalmente superiore a· quella della CISL e della UIL, separate o messe insieme? Sta i11questa domanda la ragione vera, di fatto, della scarsa sollecitudine del Governo (di tutti i governi finora succedutisi) verso la emanazione di una: legge sindacale conforme alle linee prescritte dall'articolo 39 della Carta, e la ragione dei vari tentativi di emanare leggi sindacali non conformi all'articolo 39. Ed è qui, ancl1e, la vera' spiegazione dell'accanita lotta della CISL contro l' applicazione dell'articolo 39, che per altro - è onesto rico11oscerlo - la CISL riesce a motivare con ragioni che trascendono i suoi interessi particolari e rispondono ad una concezione democratica e pluralistica della vita pubblic~, contraddetta in linea di principio dalle norme dell'articolo 39, le quali hanno un acuto sentore di retaggio corporativo, o comunque erano tagliate su misura per la CGIL unitaria, quale esisteva a11cora nel 1947, quando si discusse la· Carta Costituzionale. Lo scorso anno, la CISL ha dovuto combattere una dura battaglia proprio i11seno al CNEL, essendo rimasta in minoranza sul problema della legge sinda·cale, sul quale non la seguono nè la CGIL, nè la UIL, nè la CISNAL. Essa è arrivata ad affermare, in più di un'occasione, che chiederà la revisione costituzionale dell'articolo 39: ma è guasta una posizione disperata, per non dire che la CISL non si rassegnerà ma'i ali' attuazione dell'articolo 39. In realtà, non vi è alcuna probabilità che l'articolo 39 venga attuato, nell'odierna situazione politica e parlame11tare. La DC dovrebbe volerlo a dispetto della CISL, col rischio di una scissione nel suo seno, ed evidentemente non ha interesse a farlo. Le Sinistre, nè da sole, nè in unione - per assurdo - con le Destre, sarebbero in grado a loro volta di promuovere l'emanazione della legge sindacale. Le cose si trascineranno dunque per un pezzo, nell'attuale condizione, fino a quando non interverranno fatti nuovi, modificativi delle situazioni esistenti: e non si vede, per il momento, quali potrebbero essere. È facile capire che sia la CISL sia la UIL pensano, a questo riguardo, ad una possibile scissione della CGIL, con l'uscita dei socialisti dalla confederazione « rossa », e con la forma1zione di una nuova confederazione in cui potrebbero confluire gli attuali iscritti alla CISL, 20 Bibliotecaginobianco

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