Nord e Sud - anno VIII - n. 16 - aprile 1961

avverte che Alvaro non svisa, non deforma, che i suoi ritratti hanno t1na verosimiglianza -ineccepibile, ed anche un poco sconcertante perchè non è una delle figure che lo scrittore ha preso a modello, ha una evidenza edificante. Di una ragazza· che dovette frequentare con una certa assiduità la redazione de « Il Risorgimento » Alvaro scrive: « Viene tutte le sere al giornale, chiede di mia moglie, e quando la trova le racconta tutto di sè, e pur conoscendola da poco, le stringe le mani a lungo. È probabile che si inventi un personaggio, mentre racconta. Non si capisce perchè questa ragazza si sia attaccata così ad una persona che conosce appena. Forse ha una riserva di amore che non sa carne collocare, ma il sospetto che miri a qualcosa che noi non distinguiamo ancora è pur forte. Propone a mia· moglie di andarle a fare la spesa e di cucinare per noi, o di portarle da casa una pietanza già cucinata. Ha un viso bruno e procace, una pelle morata. Si trucca i_llabbro di sotto in modo che pare una lingua perfida ed acuta mentre parla. Ha ur1 odore acre, bruciato. Crede di essere molto bella e dice di essere sdegnosa e spinosa. Mostra· una continua preoccupazione di essere contesa ed insidiata, come se non sapesse a chi affidare tutto quello che di sè ritiene straordinario. La rimprovero seriamente di trovarsi sempre in redazione e di disturbare. Mi risponde mondanamente çhe non amerebbe mai un giornalista... La accompagniamo una notte a casa in auto, in uno dei bu,delli di Napoli, e mentre scende dice: ' Questa è una strada di giardini' ». Le donne sono sempre state largamente rappresentate nel vasto cam- , pionario umano costituito da coloro che sollecitano incontri coi direttori di giornali. Ma in questo campionario la ragazza descritta da Alvaro è u11a figura insolita. Qualcosa di lei è rimasto nel vago, forse proprio perchè lo scrittore ha colto certa intima a1nbiguità del personaggio, ma forse anche perchè Alvaro ha guardato con diffidenza eccessiva alla donna che sembra avere « una riserva d'amore cl1e non sa come collocare ». Comunque è chiaro che questo incontro lasciò in lui una perplessità c~e non svanì, una perplessità che Alvaro non mostra di aver provato di fronte a nessun altro dei napoletani che ha descritti in Quasi una vita- o in Ultimo- diario. Tra questi personaggi ve n'è uno che non può non apparire a prima vista familiare al lettore, essendo l'incarna.: zione di certa presunzione, di certa f aciloneria 1 tutte meridionali, che sono in genere motivo di non piccolo fasti dio per chi sia avvezzo a guardarsi vivere ed -abbia una· -concezione socratica della cultura -e del sapere. 118 Bibliotecaginobianco

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