ha fornito gli alibi che sarebbero serviti agli oppositori del centrosinistra per perorare la causa di un ritorno al centrismo. Va da sè che le cautele del PSI - riscontrabili nella mozione approvata dal congresso - non sono state .dettate tutte ed esclusivamente dalla delicatezza dell'attuale congiuntura politica, la qt1ale comunque consiglia, anche alle altre forze democratiche, di rinviare ad altra data il problema del governo e della nuova maggioranza (il problema non è maturo neppure per la Democrazia cristiana, divisa com'è fra la politica di Moro e di Fanfani e quella dei dorotei, degli andreottiani e dei tambroniani, fra una sinistra e una destra parimenti agguerrite e parimenti decise a non cedere agli avversari interni, fra una prospettiva di centro-sinistra e i ritorni di fiamma per esperienze e soluzioni anacronistiche e condannate dalla coscienza popolare); ma i te1npi di un rilancio della grande operazione politica di centro-sinistra, sempre su) punto .di concretarsi e sempre rinviata da due anni a questa parte, e t tempi di un processo di inserimento organico del PSI nella nuova maggioranza (poco importerebbe se tale inserimento dovesse avvenire nelle forme suggerite dall'assemblea di Milano) potranno ormai benissimo coincidere, dal momento che a Milano sono cadute molte di quelle preclusioni che limitavano la libertà di movimento del Partito socialista. Perchè ciò avvenga, molto dipenderà dall'atteggiame11to e dalla volontà della Den1ocrazia cristiana e degli altri partiti della sinistra democratica, molto dipenderà, soprattutto, dalla capacità di manovra della nuova direzione socialista, dal modo in cui interpreterà il mandato conferitole al congresso: sono cose ovvie e risapute, ma ogni tanto giova ricordare ch·e certe decisioni non spettano ad un congresso, ma all'organo che dovrà tradurre in concreta azione politica le scelte di indirizzo che si fanno in quella sede; e gìova ricordare altresì che negli ultimi due anni la direzione socialista ha dimostrato di saper fare l'uso più largo del man·dato congressuale, di saperlo interpretare oltre la lettera e in rapporto con le mutevoli esigenze della sitt1azione politica generale. Avverrà la stessa cosa anche per il futuro? È la domanda che abbiamo sentito ripetere spesso in questi giorni. A volte è una domanda retorica, ed implica già una risposta negativa; ma, quando non è avanzata da persone che nutrano una avversione pregiudiziale nei confronti del PSI, essa rivela una persistente preoccupa~ione per la situazione interna del Partito socialista. Chi la formula non si na10. Bibliotecaginobianco
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