Nord e Sud - anno VIII - n. 16 - aprile 1961

tori ritennero di dover rendere omaggio al nuovo direttore annunciandone così la nomina : « Per amore verso l'Italia meridionale dove egli è nato, Alvaro è venuto a dirigere questo giornale che si propone da oggi in poi di trattare su terreno concreto i nostri ma·ggiori problemi e di portarli ·sul proscenio della vita nazionale. Così ha inizio la nuova sistemazione de 'Il Risorgimento'. Con Corrado Alvaro il giornalismo napoletano acquista un autentico campione della lotta' per la democrazia ». Il nuovo direttore esordì con un articolo intitolato Troppo umano che richiamava ai loro doveri i deputati alla Costituente, troppo spesso assenti dai loro banchi e troppo facilmente dimentichi dei capitali problemi della vita nazionale, che attendevano da loro una soluzione. Fu un esordio onesto, come sempre tutto fu onesto nella vita di Alvaro, il quale prese a cuore il nuovo incarico e coscenziosamente cercò di assolverlo. Non aveva una conoscenza tecnica del giornalismo, ma cercò di formarsela e ci sarebbe riuscito se ne avesse avuto il tempo. Era cordiale, paterno coi redattori; incora·ggiava i giovani e non faceva pesare su nessuno la propria cultura, la propria celebrità. A Troppo umano seguirono altri nove editoriali; poi Alvaro lasciò « Il Risorgimento », del quale solo quattro mesi prima aveva assunto la'.direzione. Lo scrittore stesso spiegò il motivo di questo distacco inatteso, sull'ultimo numero del giornale, che portò la sua firma: « Un contrasto sorto con gli editori a proposito della sostituzione che essi chiedevano del redattore-capo di questo giornale, persona di mia fiducia, ma non loro, mi costringe a lasciare il mio posto di direttore. Gli editori di un giornale possono dispensare dal suo incarico il direttore, ma non un redattore capo o un qualunque redattore, i quali al solo direttore devono rispondere. Tale è la buona regola del nostro lavoro e nella osservanza di essa mi congedo dalla reda•zione e dai lettori de ' Il Risorgimento ' ,,. Il redattore-capo a cui si fa riferimento in questo « commiato » era il dottor Palladino, che Alvaro aveva fatto venire a Napoli, appunto come sua persona' di fiducia. Che cc Il Risorgimento » da· lui redatto sotto la direzione dello scrittore calabrese avesse assunto un accentuato atteggiamento di sinistra, salta all'occhio di chi oggi vada a sfogliare la collezione del giornale. I problemi di Napoli erano cosl 11umerosi, così scottanti, richiedevano così urgenti soluzioni, da esigere 113 Bibliotecaginobianco

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