Nord e Sud - anno VIII - n. 16 - aprile 1961

necessità di trovare i propri rapporti d'affari fuori della comunità sospinge l'imprenditore sempre più verso un'evasione solitaria dalla cornice ùel proprio borgo, sottolineata spesso dall'acquisto di un automezzo. Si pongono su questa linea anche altri elementi che ci sembrano concordare con il quadro fin qui delineato. Non faremo cenno alla vita religiosa della comunità, per quanto essa si presti ad interessanti e sorprendenti osservazioni. È sufficiente porre lo sguardo al disgregarsi delle forme associative tradizionali, i circoli, e in genere della vita comunitaria. A ciò non risponde e non vi si sostituisce con sufficiente ampiezza un'integrazione su u11piano più con1plesso e più vasto, come potrebbe essere la partecipazione politica, attraverso i partiti o associazioni a carattere nazionale, o quella sindacale. Anzi, nelle conclusioni tratte, il Pizzorno sembra condurre al convincimento che l'evasione dall'orizzonte comunitario non si produca mai nell'ambito di una concezione universalistica, e cioè con l'acquisizione di valori superiori; ma piuttosto nell'ambito di una fuga individuale, parallela al fenomeno dell'isolamento familiare. Si tende da parte dei giovani a studiare - ed è questo un momento positivo dell'evoluzione - ma solo per conquistarsi una possibilità d'evadere individualmente dalla cornice ristretta della comunità; il piccolo imprenditore cl1e ha comprato la macchina si porta alla· domenica, con la propria famiglia, a Legnano, dove fra l'altro tende a fare gli acquisti, abbandonando i negozi del proprio borgo; i gruppi di amici passa110 la domenica fuori. La partecipazione politica, attraverso i partiti, non sembra produrre che legami superficiali, spesso poco comprensibili, perche appunto fondati su concetti di solidarietà ideologiche, che sconfinano dall'orizzonte particolaristico cui sono abituati i membri della comunità. Così anche l'atteggiamento verso la conduzione degli affari pubblici, perfino nell' a·mbito della propria amministrazione comunale, non sembra che mediocremente interessato e comunque, conoscendo le iniziative innovatrici dell'azienda maggiore, la maggioranza sembra o considerarle con fiducia o al contrario giudicare inutile qualunque intervento: il che conduce ad una non-partecipazione e ad una attesa passiva, cl1e ci sembra -- anche se non è specificatamente dichiarato - un altro residuo dell'antico paternalismo. Sarebbe pretesa inintelligente voler limitare ad un solo motivo l'interesse di una· ricerca così complessa, come quella del Pizzorno, su :« Comunità e razional_izzazione ». Tut~avia è innegabile che il lettore 103 Bibliotecaginobianco

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