PAESI E CITT A La valorizzazione turistica di . Manacore Il fascicolo n. 26 di « Aujourd'hui », la nota rivista francese di arte e architettura, l1a dedicato un servizio fotografico al progetto della « Città delle vacanze » di Manacore sul Gargano, iniziativa turistica di grande importanza cl1e pochi i11Italia conoscono, ma che interessa una vasta area del Mezzogiorno. L'idea di valorizzare turisticamente il Gargano, secondo i più moderni concetti urbanistici, è sorta a seguito di approfonditi studi condotti da specialisti, i quali da tempo sono alla ricerca <li nuovi posti in Italia, di nuove zone ove il paesaggio naturale non abbia subìto, come è avvenuto purtroppo un po' dappertutto, l'invadenza delle forme severe e monotone della tumultuosa meccanizzazione e cl.ella disordinata e disorganica edilizia cittadina. Il 1noderno turismo residenziale vuole rispondere all'esigenza che il periodo feriale di una famiglia o di una comitiva di persone si svolga in un ambiente naturale, sano, salubre, accogliente, paesaggisticamente attraente e soprattutto quieto, lontano dai rumori, riposante. Ed ecco la scelta, da parte della Compagnia Italiana per il Turismo Europeo (C.I.T.E.), di Manacore, che si trova sulla punta più avanzata della penisola Garganica, fra Pescl1ici e Vieste (il paese della « loi » di Vailland), fra il mare e una grande e fitta pineta che copre una superficie di 250 ettari. Un minuzioso giro attraverso tutta la provincia di Foggia ci ha permesso di comprendere quali impensati sviluppi può registrare un progetto turistico come quello di Manacore in una zona sempre altamente depressa del Sud, ad economia ancora oggi prevalentemente agricola-pastorale. Le caratteristiche fisicl1e di questa importante provincia pugliese sono costituite da due plagl1e alquanto dissimili. La prima è il Tavoliere di Puglia, massima pianura dell'Italia peninsulare sul versante adriatico, che si stende piatta e orizzontale per 4.380 Kmq. fra l'Appennino, le Murge, il Gargano e il Golfo di Manfredonia. La seconda è il Gargano, promontorio che si protende caratteristicamente nell'Adriatico, a forma di sperone, e culmina sul monte Calvo, di più di 1000 metri, che un tempo assai lontano fu un'isola, saldatasi poi al Tavoliere attraverso depositi alluvionali, come attestano le due lagune di Varano e di Lesina, rimaste a memoria dell'antico tratto di mare. 90 Bibiiotecaginobianco
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