nel settore dei trasporti e delle comunicazion1, 1n cui la Riviera Vesu - viana e la zona di Ischia·-Procida offrono percentuali di addetti molto superiori a quelle del capoluogo. Ma circostanze locali, e tradizionali spiegano il fenomeno di occupazione auto-ferro-tramviatia e marinara nella Riviera Vesuviana e di occupazio11e ,marinara nell'altra ·2011~. È interessante, tuttavia, notare - per venire ad un giudizio conclusivo e più sintetico· - che il capoluogo della provincia e la Riviera Vesuviana appaiono come le zone i11cui si ha un maggiore e più moderno equilibrio dell'occupazione e come le zone più sviluppate da un punto di vista generale. Subito dopo seguono la Riviera Flegrea e la zona di .A..fragola·-Casoria. Le c1uattro zone (Napoli, le due Riviere e AfragolaCasoria) fanno, inoltre, ancora lJiÙ s1Jicco, nell'ambito della provincia, in quanto sono connesse fra loro non solo dalla similarità dell'occupazione, ma anc11e da t1n vincolo di conurbazione che le lega intorno a· Napoli. Così - ed è anche questo assai significativo - la relativa modernità di struttura si lega, 11ello spazio, ad una moderna articolazione geografica. Al co11trario, le zone meno svilup1)ate e con un equilibrio occupazionale meno moderno sono anche quelle più isolate. La piccola zona di Lettere lo dimostra con tutt~ evidenza; e noi abbiamo voluto metterla in particolare rilievo proprio per questo oltre che per indicare, a titolo di esempio, singole situazioni di macroscopica depressione che si verificano qua e là all'interno della provincia. 80 Bibiiotecaginobianco
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