Nord e Sud - anno VIII - n. 15 - marzo 1961

zione· contadina, che è il parallelo dei fenomeni di disoccupazione (vedi le percentuali relative alla popolazione attiva in condizione non professionale, e cioè a dire alla popolazione in attesa' di prima occupazione) e di sottoccupazione nei settori non agricoli. L'esame delle percentuali relative alla ripartizione della popolazione attiva in condizione professionale per ramo di attività (cfr. tab. 21) dà subito, infatti, la misura delle reali differenze intercorrenti tra zona e zona della provincia in fatto di struttura dell'occupazione. Si notino, innanzitutto, le alte percentuali di più del 40 per cento (Giugliano, Ischia•-Procida, Sorrento-Capri) o addirittura di più del 50 per cento (Nola, Lettere, Gragnano-Pompei) di addetti alle attività primarie. Percentuali considerevoli di addetti alle stesse attività (tra· il 32 e il 37 per cento) si hanno anche nelle zone di Acerra-Frattamaggiore e dei Comuni Vesuviani. Ciò significa che per circa' un terzo della popolazione della provincia la percentuale media provinciale del 20,4 per cento di addetti alle attività primarie è solo un'astratta entità statistica, profondamente influenzata dalle cifre relative alla grande città che della provincia non solo è il capoluogo ma assorbe anche circa metà della popolazione. Fuori del capoluogo solo una zona ha, in questo ramo d.i attività, una percentuale minore della media' provinciale, ed è la Riviera Vesuviana; mentre sia la Riviera Flegrea che la zona di Afragola-Casoria hanno una percentuale (tra· il 24 e il 27 per cento) che si mantiene un po' più su della media' provinciale. Le ultime tre zone ora nominate e il capoluogo sono anche - ed assai significativamente - le zone in cui risulta maggior~, in pro1Jorzione, il numero degli addetti alle industrie estrattive e manifatturiere, che invece risulta minimo nelle zone di Giugliano, Nola, Sorrento-Capri, Lettere e, soprattutto, Ischia-Procida. Meritano, inoltre, di essere segnalate le alte percentuali di addetti alle costruzio11i e impianti nelle zone della Riviera Flegrea, di Afragola-Casoria, di Lettere, di Giugliano: tradizionali zone di estrazione della manovalaJ?za edile della provincia. Del resto, le percentuali di tali addetti sono in tutte le zone, tranne due (il capoluogo e quella di Grag11ano-Pompei), di poco o di molto superiori alla media provinciale. Nei restanti ran1i di attività, infine, il dato che emerge con maggiore rilievo è offerto dal fatto che le percentuali del capoluogo sono sempre nettamente superiori a quelle delle zone in cui abbiamo diviso la· provincia; ed è naturale poichè si tratta dei rami di attività che esprimono una più moderna e più differenziata struttura dell'occupazione. La sola eccezione a questa regola, si ·ha· 79 Bibliotecaginobianco

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