invece, il fenomeno di sviluppo demografico e di saldo attivo del movimento migratorio è anch'esso recente come il parallelo fenomeno di industrializzazione in atto per tali comuni. Le altre tre zone il cui indice di popolazione a fine '59 risultava' più alto che al censimento del '51 - Giugliano, Pompei-Gragnano e Acerra-Frattamaggiore - sono, invece, zone a caratterizzazione agricola assai larga mente preva·- lente, in cui la fìore11te agricoltura e J'jndustria di prima trasformazione dei prodotti 8:gricoli cons ntono di tollerare appena· l'accumularsi di eccedenze demografiche non troppo sfoltite da una in tensa emigrazione. In tali zone, pertanto, mentre l'aumento netto dell a popolazione prosegue a ritmo sostenuto, il saldo migratorio è invece costantemente passivo, e non in misura trascurabile. Tutte le altre zone della provincia, compreso il capoluogo, si caratterizzano, a loro v olta, per aver raggiunto, come abbiamo già detto, a fi11e lel 1959 un indice di aumento netto della popolazione inferiore a quello medio d ella provincia'. A parte il caso del capoluogo, cl1 rifl tte una crisi di str utture urbane a sai complessa e alla quale sar bbe troppo lungo qui a nche soltanto accennare; e a parte anche il ca o d i Comuni Vesu iani , il cui indice riflette un equilibrio socio-economico ancl1'esso as ai c om1Jlesso, ma sostanzialmente d fìcitario; si tratta per il resto delle zo ne meno progredite (Nola e Lettere) o a più cl bole natalità d Ila provincia (Sorrento-Capri e Procida- Iscl1ia). 2. - Caratteristiche socio-eco11omiche. Nell'esaminare la distribuzione della popolazione napoleta na, quale risultò al censimento del 19511 s condo ]e attività economiche a cui es a era dedita, sarà op1Jortuno t n r presenti, oltre le medie italiane, come si è già fatto nel capitolo 1Jrecedente a prop osito del movimento demografico, anche le medie off rte da una pro vincia settentrionale. E ciò perchè la· media nazionale - essendo come è ben noto la risultante di due estremi (quello settentrionale e quello meridionale, diremo per intenderci) - offre un punto di riferimento c he è privo di effettiva concretezza; e un tale inconveniente se è tollerabile nell' esame dei fenomeni demografici, perchè non è detto cl1e tutto il bene sia dalla parte delle basse medie demografiche settentrion ali e tutto il male dalla parte delle alte medie meridionali, un tale i nconveniente, dicevamo, diventa invece intollerabile nell'esame dei fen omeni socioeconomici e socio culturali, ai quali sono dedicati questo e il capitolo 75 Bibliotecaginobianco
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