Nord e Sud - anno VIII - n. 15 - marzo 1961

In realtà il dibattito parlamentare lia chiarito ancora una volta clie il pa1tito del veto contro l'apertura a siriistra è anche il partito del freno a una intensificazione della politica meridionalista; e come uno schieramento di centro-sinistra è condizione necessaria e preliminare ai fini dell' impostazionè di una politica di effettivo sviluppo del Mezzo~ giorno, così la «convergenza>>, nella interpretazione che rie danno i liberali, è strumentale ai fini del mantenimento di alcuni privilegi regionali e settoriali e de~ rallentamento di ogni programma di risoluto intervento dello Stato nell'industrializzazione del Mezzogiorrio, la cui necessità è stata riconosciuta nella Relazione Pastore, dalle correnti più moderne della Democrazia cristiana, dai repubblicani, dai socialdemocratici e dai socialisti. È appena il caso di rilevare, a questo punto, che t'ipoteca liberale sulla politica meridionalistica è diventata tr9ppo pesante perchè non ne tengano conto i partiti della sinistra democratica, laica e cattolica: è un'ipoteca che implica un costo troppo alto, un prezzo che il Mezzogiorno non può e non deve pagare. L'avvertimento deve valere soprattutto per quei settori del partito di maggioranza i quali si ostinano a non voler prendere iri consideraziorie sui pia110 degli schieramenti parlamentari quella disponibilità pe~ le grandi riforme clie è ormai un dato costante dell'atteggiamento dei socialisti; di quegli ambienti cioè che si rifiutano ad ogni prospettiva di cvpertura a sinistra. Eppure, se per ridurre il divario fra Nord e Sud, se per abbreviare i tempi della soluzione del problema meridionale è giurito ormai il momento di individuare - come suggeriva recentemente ,un lucido articolo pubblicato su « Mondo Economico>> - delle « accorciatoie >>, non, c'è accorciatoia altrettanto breve e sicura di quella che co11siste nell'eliminare ogni ostacolo che la politica meridionalista inca ntra sul suo cammino, in ogni occasione: quando vengono in discussione i problemi del completamento delle strutture, dell'accorciamento Norcl-Suct mediante le autostrade, delle scelte territoriali, delle irifrastrutture tecniche, degli interventi diretti dello Stato riel campo dell'industrializzazione, della politica dell'energia. Si tratta, in definitiva, di far tesoro dell'esperienza degli ultimi anni e delle indicaziorii emerse ancora una volta nel corso del recente dibattito parlamentare: si tratta di convincersi che una politica meridionalista degna di questo nome puo realizzarsi soltanto contro, e non a fianco del Partito liberale, e di trarre da ciò tutte le logiche conseguenze. 5 Bibiiotecaginobianco

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