tare la struttura del mercato per renderla· conforme agli obiettivi finali dell'azione pubblica. E in conseguenza i pubblici investimenti di carattere industriale, non diversamente da quelli privati, debbono rispondere a quella convenienza di mercato che si va creando per effetto anche della generale politica economica che è stata seguita. Se così non si operasse, mancando un piano di tipo collettivista, gli investimenti industriali pubblici perderebbero il loro significato economico e darebbero vita a un movimento malsano di investimenti destinato rapidame11te a esaurirsi perchè sopraffatto dal flusso di investimenti che il mercato giustifica e richiede e che continuano ad aver luogo altrove. Si chiederà allora quale giustificazione ha in tal caso l'industria di Stato, se essa deve muoversi in base alle indicazioni del mercato, e se questo mercato non riesce a muovere gli investimenti privati. Ora, anche in tale quadro, il posto delle iniziative industriali pubbliche è rilevante ai fini del successo della politica di sviluppo. Come l' esperienza1 storica, ormai molto vasta, e l'indagine teorica ci mostrano, l'industria di Stato riceve, infatti, pur sempre tre ordini di giustificazioni: a) dar vita a quelle iniziative rese convenienti dal mercato ma che non possono aver luogo per insufficiente capacità finanziaria delle forze imprenditoriali del Paese in questione; b) anticipare, anche in presenza di ta1i forze, decisioni di investimento che quelle forze possono essere esitanti a prendere e cl1e, se ritardate, potrebbero non più giustificarsi in seguito a possibili peggioramenti della congiuntura; e) porre in essere un elemento di stimolo a ulteriori investimenti privati (con che l'investimento industriale assume in un certo senso il ruolo tradizionale dell'infrastruttura). Come si vede, è lontana da questo sistema di pensiero l'idea generica che, là dove non opera l'iniziatjva privata, deve senz'altro operare l'iniziativa di Stato; la mancanza dell'iniziativa privata può essere indice, e spesso lo è, non di inst1fficienza dell'iniziativa privata stessa, ma dell'insufficienza dell'azione pubblica nei campi tradizionali. E allora non ha· senso che l'iniziativa privata continui ad effettuare in certe regioni gli investimenti convenienti, mentre lo Stato si sobbarca in altre regioni ai soli investimenti che quella convenienza non hanno, e che non riusciranno mai ad avere se lo Stato non riesce a modificare il mercato. All'insufficienza degli investimenti privati, insomma:, non si pone riparo·· aumentando gli investimenti industriali pubblici, ma rendendosi 62 Bibiiotecaginobianco
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