approfittando della reale eccessiva ampiezza del programma di stor ia dell'ultimo anno delle scuole medie superiori, coloro che avversano l' introduzione della storia recente nelle scuole saranno ben lieti di non farn e parola. Del resto tutto ciò non sorprende. Il progresso civile, politico s ociale di un paese è sempre avvenuto per opera di una minoranza illuminata'. che si è trascinata dietro la maggioranza tradizionalista conserv atrice, immobilista, riluttante a ogni cambiamento, solerte, tutt'al più, a mettere il bastone nelle ruote. Dobbiamo per ora e sere lieti che la st oria fino al 1948 sia stata ufficialmente a·ggiunta ai programmi: non sarà facile il levarla. Quanto a rendern l'insegna1n nto effettivo dipenderà dagli uomini di buona volontà. Chi e del parere che debb a essere insegnata, non s'a·ccontenti d'insegnarla lui bene, se è profe ssore, nè di approvare in cuor suo quelli cl1e so t ngono la med esima tesi; nella cercl1ia del suo ambiente cercl1i di fare il possibil e percl1è il dovere diventi essere. Chi ha la possibilità di pt1bblicare u n articolo, ancl1e solo mezza colonna, su un giornale, lo faccia: nè importa che il giornale sia un modesto settimanale di pro incia, o u n periodico poco diffuso: l'opinione pubblica si illumina e i plasma attraverso mille canali. Ci sono quotidiani e ri i t di grande diffusion e che pubblicano le lettere al direttore (qualcuna tra le molte che pe rvengono alle redazioni; anche, quasi sempre olo quelle che fanno comodo): ebbene, cl1i è convinto della buona causa non deve scorag - giarsi se la sua prima lettera non è stata subito pubblicata, ma dev e continuare a scrivere (negli Stati Uniti iu questo ca o i manderebbero fasci di telegrammi); per lo meno le redazioni a ranno modo di acco rgersi cl1e il problema è sentito. I g nitori dal canto loro potrebbero interessarsi non solo cl1e il figlio o la figlia con e~ 1ano il pezzo di carta ma anche cl1e il programma di storia sia svolto l)er int ro facendo presente il loro desiderio, nelle dovute forme da soli o in grupno, ag li insegnanti e ai capi d'istituto. Anche questi ultimi e sono nell'ordine di idee di rispettare lettera e spirito delle disposizioni ministeriali possono fare molto; e così pure gl'ispettori, i funzionari dei g-radi pi u alti. Comunque l'arma migliore p r impedir le evasioni dall'obbligo resta quello di ridistribuire i programmi as egnando all'ultimo ann o delle scuole medie superiori soltanto la storia dal 1870 in poi. Quando l'insegnamento della storia recente diventerà effettivo si dovrà vigilare sugli eccessi e sulla faziosità nello stesso modo: non ricorrendo al braccio secolare (eccettl 1ato il caso in cui ci si trovi dinanz i ad una vera e propria manifestazione di pazzia; anche un prof essor e può diventare matto), ma affidandosi all'arma della persuasione, dell a discussione, della ragione. Si dovranno allora censurare le faziosità , diciamo così, cc di sinistra », ma si dovran110 soprattutto tenere gli occhi aperti perchè non si verifichi l'eventualità ben più probabile, nella presente situazione italiana, di una faziosità « di destra », antidemocratica, antiliberale, antipopolare. Perchè ciò non avvenga saranno util i tutte quelle iniziative che diffonderanno anche in Italia i metodi didat - tici dell'insegnamento della storia fondati sulla discussione, sulla critica , 51 Bibliotecaginobianco
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