Nord e Sud - anno VIII - n. 15 - marzo 1961

GIORNALE A Più VOCI Un giornale sempre più a destra L'imbroglio siciliano è stato di nuovo al centro delle discussioni politiche negli ultimi mesi, e, recentemente, ha impegnato in un vivace dibattito gli organi centrali e regionali della Democrazia cristiana. I termini attuali della· questione sono noti. Un anno fa, per liquidare il governo dell' on. Milazzo, i democristiani siciliani, capeggiati dall' on. Milazzo, i democristiani siciliani, capeggiati dall' on. D'Angelo, segretario regionale del partito, non seppero far di meglio che affidare il governo dell'Isola· al transfuga « milazziano », Barone Majorana della Nicchiara, esponente del camaleontismo politico meridionale, e richiamare al potere in una giunta di coalizione i libera1i, i monarchici e i fascisti. Si tratto di un'operazione voluta e imposta daj gruppi di potere locali, approfittando delle condizioni particolari in cui si svolge la lotta politica nell'isola, proprio nel momento in cui al livello nazionale gli uomini e le correnti più responsabili della D.C. stavano prendendo coscienza dei pericoli del cc tambronismo » e dell'apertura a destra che si andava realizzando contro la volontà della maggioranza del partito. L'operazione siciliana, concepita e realizzata per spingere a destra la situazione italiana, rappresentò quindi esattamente l'opposto di quel ritorno alla normalità democratica· in Sicilia auspicato dai partiti democratici dopo la caduta della Giunta Milazzo. E questo suo carattere di anormalità risultò più evidente allorchè, liquidata l'avventura dell'on. Tambro11i, venne meno ogni possibilità di riferimento alla situa·zione nazionale, questa sì ridiventata normale sotto il profilo democratico con l'allontanamento dei fascisti dalla maggioranza parlamentare. L'allineamento della situazione siciliana a quella italiana, dopo i fatti di luglio e la formazione del governo Fanfani, fu subito avvertito come una necessità morale oltre che politica dai partiti della sinistra democratica e dalla maggioranza• della stessa Democrazia cristiana: ma quest'ultima, si sa, prudente per natura, diventa prudentissima quando è costretta ad intervenire per richiamare alla disciplina ed al rispetto della linea politica nazionale i suoi riottosi rappresentanti siciliani, i quali rivendicano, come ha fatto recentemente capire l'on. D'Angelo, una: propria « autonomia » anche nell'ambito dell'organizzazione e della vita interna della D.C.. Sicchè, malgrado le prese di posizioni degli 29 Bibliotecaginobianco

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