lo stanziamento è stato incrementato nella misura di 280 milioni complessivi. Ogni commento è superfluo 1 • C'è tuttavia un problema di fondo, che bisognerebbe risolvere prima di qualsiasi altro. Nei paesi più progrediti, è stato da tempo riconosciuto il principio che non può esistere una medicina per i poveri ed una medicina per i ricchi, in quanto la tutela della salute è un problema che interessa la collettività non meno che l'individuo. La legislazione britannica, tanto per citare un esempio, garantisce il diritto all' assistenza sanitaria a tutti coloro che si trovino sul territorio del Regno Unito; perfino, dunque, agli stranieri di passaggio. È stato rilevato che molti cittadini francesi trovano conveniente, in caso di malattia, fare la traversata della Manica, pur di usufruire dell'efficiente servizio assistenziale inglese (gestito dal Ministero della Sanità e dai suoi organi periferici). In Italia, all'opposto, esiste tutta una serie di discriminazioni per le quali i cittadini sofferenti di una stessa malattia ricevono dallo Stato le più disparate forme di assistenza sanitaria, a seconda della sfera di lavoro nella quale agiscono; e vi sono casi nei quali l'assistenza viene a mancare del tutto. Come è noto, infatti, un cittadino che non sia inquadrato nei vari Enti mutualistici, deve pagarsi da sè l'assistenza sanitaria della quale abbia eventualmente bisogno. Se non è in grado di farlo, egli può solamente rivolgersi, per soccorso, al Comune nel quale risiede; e non sempre i piccoli Comuni possono sobbarcarsi alle spese necessarie. Occorrerebbe dunque, in primo luogo, rivedere ed aggiornare la legistrazio11e antiquata che tuttora regge l'organizzazione sanitaria italiana; bisognerebbe, poi, unificare la politica dello Stato in questo settore, eliminando tutte le interferenze, le sovrastrutture e gli abusi che oggi, purtroppo, si lamentano. Senza di ciò, qualsiasi riforma sarebbe priva di significato; e una riforma è urgente, chè le esigenze del paese, 7 Il Ministro della Sanità, senatore Giardina, osservava di recente che lo Stato italiano spende annualmente nel campo dell'assistenza sanitaria, una somma complessiva di 900 miliardi. Di questi, come egli stes o ammetteva, 850 miliardi vengono erogati u al di fuori degli stanziamenti propri dell'amministrazione sanitaria n (Atti Parlamentari, Camera dei Deputati, III Legislatura, 27 settembre 1960). Ora, « è proprio questa ... la sfasatura di cui tutti ci siamo lamentati; sottraendo al controllo del Ministero tecnico, qualificato, l'impiego dì ingenti somme di danaro pubblico, si determina una situazione di intollerabile confusionismo, e una sicura dispersione di fondi, per sovrapposizione di iniziative, o addirittura per iniziative irrazionali e non necessarie» (Dichjarazioni dell'on. Bruno Romano alla Camera dei Deputati, seduta del 9 settembre 1960). 19 Bibiiotecaginobianco
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