Nord e Sud - anno VIII - n. 15 - marzo 1961

E.d è questa la caratteristica di molti reportages e commenti che si leggono sui quotidiani in quei giorni. Nel volume di Debatty il capitolo dedicato alratteggiamento della stampa mondiale dopo le giornate che sancirono la vittoria senza condizioni dei comitati di salute pubblica è intitolato cc Stupefaction et attente dans le monde »; l'autore dopo aver inquadrato il periodo - agitatissimo - in cui avvengono i fatti d'Algeria spiega il susseguirsi di contrastanti impressioni nelle redazioni dei giornali europei e d'oltre oceano all'annuncio del colpo di Stato. In realtà i giornali, le stazioni radiofoniche e televisive sono state colte di sorpresa e l'impreparazione a un giudizio documentato su quello che accade in Algeria traspare dalla scarsa caratterizzazione dei cc servizi speciali » e, appunto, dalla prudenza eccessiva degli scritti redazionali. Proprio in un momento in cui si fa più difficile e complesso il compito dei mezzi di informazione, in Europa come in America, la grande stampa indipendente viene meno alla sua funzione. Oppressa dal timore di passi incauti, essa si limita ad ambigui interventi e ad una cronaca, oltretutto imprecisa degli avvenimenti. La rassegna proposta da Debatty, d'altro canto, appare frettolosa e redatta con criteri perlomeno parziali. Le testate citate dall'autore per fornire una idea, sia pure sommaria, dell'atteggiamento della stampa politica del nostro paese sono indicative a questo proposito. I due brani che più da vicino ci interessano sono tratti da un editoriale di Giovanni Ansaldo su cc Il Mattino » e da cc Il Tempo » di Roma. In entrambi i casi si tratta di posizioni chiaramente di destra e reazionarie; Ansaldo cerca di trovare un nesso tra le manifestazioni ostili a Nixon a Caracas e gli avvenimenti di Algeri, rimproverando addirittura agli Stati Uniti l'eccessiva fiducia nell'avvenire delle democrazie africane. « Il Tempo » è più realista ma patrocina una soluzione cc di forza » per il problema francese. Tutte le analisi che in quei giorni trovano posto sui giornali di sinistra sono ignorate completamente dal Debatty che finisce per proporre un'immagine falsa e inattendibile delle reazioni italiane al 13 maggio. Lacune inspiegabili si riscontrano anche nelle rassegne della stampa inglese e americana, mentre è studiato con maggiore attenzione l'atteggiamento della Germania Occidentale, che ancora oggi appare significativo in quanto sottolinea certe tendenze della politica tedesca nei confronti della Francia. cc L' évolution de la situation en Algérie et les difficultés qu' elle implique pour le nouveau gouvernement francais sont une cause de souci pour le gouvernement fédéral. Quoique l'OTAN ne soit pas pour l'instant touchée par les événements, on s'attend à Bonn à ce que la Communauté occidentale de déf ense soit contrainte de s'occuper de la crise » - afferma una nota di un'agenzia tedesca e il corrispondente a Bonn de cc La voix du Nord » riferisce che « Les partis politiques allemands utilisent la crise francaise dans leùrs polémiques intérieures. L'Union Chrétienne Démocrate clame que le général Massu montre à quel excès peuvent mener les actions extra parlamentaires en faisant allusion au referendum st1r les armes atomiques que les socialistes se proposent d' organiser dans diverses villes. Ce parallèle est pour le moins déplacé. Les socialistes insinuent que le gouvernement de Bonn, qui accorde d'important crédits à la France, soutient ainsi la politique francaise en AlI • ger1e ». 124 Bibiiotecaginobianco

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