Nord e Sud - anno VIII - n. 15 - marzo 1961

soluzione. Essi sono: il frazionamento della proprietà in misura addirittura impensabile in altri luoghi, una vera polverizzazione; l'emigrazione degli uomini migliori, a cui, da alcuni anni, va aggiungendosi quella delle donne, specie delle più giovani; il clima eccezionalmente piovoso, tra i più piovosi non solo d'Italia ma d'Europa, tanto che il limite altimetrico delle culture è uno dei più bassi che si conoscano; l'alta percentuale di invalidità fisiche e mentali, un vero e proprio depauperamento della pianta cc uomo », causato da molteplici fattori, quali: un'alimentazione spesso assolutamente insufficiente e inadeguata, sia da un punto di vista dietetico (scarsa com'è di varietà e di potere nutritivo) cl1e igienico, l'alcoolismo diffuso~ le fatiche eccessive a cui è sottoposto chi lavora all'estero specie i minatori, le enormi fatiche cui è costretta la donna in casa (che in periodo di gestazione si prolungano fino al giorno del parto), l'umidità della zona, i matrimoni tra consanguinei, ora tuttavia in decisa diminuzione, lo stato di vedovanza stagionale delle donne cl1e l1anno il marito all'estero e perchè no il carattere stesso di questa gente cl1iuso e spesso senza fiducia. Lo spopolamento della montaana a causa dell'assoluta impossibilità di sostentamento con la sola agricoltura, è tuttavia un problema cl1e pesa su questa terra da secoli. Ma mentre fino alla prima guerra mondiale (in tempo fascista, come si sa, in omaggio al precetto dell'autarchia e della dignità nazionale l'emigrazione fu abolita) essa riguardava solamente gli uomini e si divideva in permanente (più scarsa) e stagionale (più numerosa), limitata questa a 8-9 mesi l'anno, in questo dopoguerra, e particolarmente negli ultimi anni essa ha incominciafo a coinvolgere jn maniera ben presto notevole, anche le donne, le giovani soprattutto, che hanno trovato in Svizzera Inghilterra, Francia ma ancl1e in Germania, la possibilita di un lavoro dignitoso e continuativo (fabbrica, albergl1i, colleai), che non le Banca e invecchia troppo presto, con un orario di otto ore giornaliere in luogo delle 12-14 a cui erano abitt1ate a casa, retribuito in misura forse modesta, ma per loro già eccezionale un giorno di riposo settimanale, ferie pagate e soprattt1tto la possibilità di conoscere un mondo lungamente sognato, e addirittura di sentjrsi partecipi di esso. Queste stesse ragazze sono poi naturalmente migliori propagandiste presso le loro coetanee rimaste in paese, quando, durante le ferie estive, vi fanno ritorno per un paio di settimane, completamente trasformate di dentro e di fuori, nella mentalità e nel modo di agire, di vestire, di vivere. Come può acconciarsi allora colei che è rimasta a casa all'idea di una vita come la madre o la nonna, tutta fatiche e privazioni, senza vedere il proprio uomo per nove mesi l'anno, senza alcuna delle soddisfazioni della vita 1noderna? Se ora si pensa che la coltivazione della terra, e quasi tutto il bestiame esistente in Carnia sono in mano alla donna, si può facilmente immaginare quanto pesi questo problema sull'avvenire della zona e per quello che qui ci interessa, sulle malghe stesse. Le malghe, i pascoli alpini della Carnia, coinvolgono quattro cate99 Bibiiotecaginobianco

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