a 1Jrodotti riccl1i; si tratta quindi di accelerare questo passaggio, si tratta'. di operare in pratica partendo dal princi1Jio che l'acqua è u11a delle co11dizio11ifonda1nentali dello sviluppo dell'agricoltura, è uno dei presupposti necessari per rom1Jere il cerchio della n1iseria agraria, cl1e tende a perpetuarsi, e lJer inserire l'agricoltura nella spirale dello sviluppo. Ancl1e nell'industria siciliana si notano spinte co11trastanti. Il grosso dell'industria, come sapete è costituito dall'artigianato. Nell'artigianato è necessario distingt1ere diverse situazioni. C'è u11 a'rtigianato moderno, capace di sviluppo, che di regola ha carattere complementare o sussidiario rispetto alla grande industria 1noderna; e c'è un artigianato di tipo antico, tradizionale, che ora si trova i11 co11dizio11ianaloghe a quelle in cui si trovava l'artigianato inglese al primo sviluppo dell'industria in Ingl1ilterra. È un artigianato quest'ultimo, cl1e cede cl1e declina'. sotto la concorrenza dei prodotti fatti a maccl1ina. Non si tratta di artigianato tessile, percl1è i11 Sicilia il processo di eliminazione delle aziende tessili artigiane è già compiuto. Ma la storia si ripete, in forma analoga in altri ra1ni. Si ripete per la falegnameria (mobili fatti con mezzi primitivi e mobili fatti a macchina) si 1ipete per gli strumenti musicali, cl1e sono soppiantati dalla radio. Si è ripe- . . . . , . . ' . . tuta 1n un tempo recente pure per 1 carrett1er1, un att1v1ta 1ntegrat1va dell'agricoltura prima importante in Sicilia· all'attività dei carrettieri il colpo di grazia l'ha dato l'autocarro. Situazioni di questo genere si ripetono in alct1ne sottoclassi dell'industria a'limentare che è un'indt1stria molto ampia; e fa impressione vedere come nei negozi alimentari in Sicilia figurano molto s1Jesso nomi di ditte non siciliane e non meridionali. Si tratta di attività che rimangono ancorate a metodi antiquati e che, per sopravvivere e svilupparsi dovrebbero ammodernarsj. In questo, come in a'ltri casi c'è una particolare difficoltà nel conquistare il mercato, difficoltà cl1e non esisteva nella prilna fase dello sviluppo inglese e cl1e consiste nella necessità, per battere la concorre11za, di disporre di una moderna - costosa - organizza•zione commerciale e di attuare vaste campagne pubblicitarie. Ancl1e questa difficoltà è grave per operatori cl1e non hanno dietro di sè un processo graduale di sviluppo: anche nel campo dell'organizzazione commerciale c'è un salto, anche qui compare l'esigenza obiettiva di una spinta: pubblica. Ho parlato diverse volte di una esigenza « obiettiva » dell'inter95 ibliotecaginobianco
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