cl1iaro dal co11fro11todella Sicilia con regioni più progredite, come la Lombardia. Quindi il progresso tecnico è stato debole; le trasformazio11i colturali so110 invece degne di rilievo ed l1anno portato ad un miglioramento in varie zone. Questo miglioramento si accompagna· però co11situazioni difficili, o di crisi, per certe categorie di prodotti. Dal punto di vista dell'economista, i diversi prodotti agrari posso110 essere raggruppati in base a due criteri: livello del rendimento n1edio per etta'ro e grado di elasticità della domanda rispetto al reddito nazionale medio. I prodotti che abbiamo chiamato cc ricchi » hanno, di regola, due caratteristiche positive: danno un rendimento monetario per ettaro relativamente elevato ed l1anno un'elevata elasticità della domanda rispetto al reddito. Co11 questa espressione si vuole intendere che se c'è u11 aumento del 5 % del reddito n1edio italiano, per esempio (ma per vari prodotti potremmo considerare il mercato internazionale, oltre che quello nazionale), la domanda del prodotto tende ad aumentare in una proporzione maggiore del 5 % . Viceversa i prodotti poveri non soltanto so110poveri 11elsenso che danno un reddito ba·sso per ettaro, ma sono poveri anche 11el movimento, 11elle prospettive; sono poveri percl1è da11no rendimenti che no11 crescono, perchè la domanda complessiva o non cresce affatto o cresce in proporzione 1ni11oredel reddito medio. Una delle consegt1enze di queste caratteristiche è che i prezzi relativi dei prodotti ricchi - ossia• i prezzi dei singoli prodotti posti in rapporto col livello generale dei prezzi - tendono a crescere, mentre quelli dei prodotti poveri restano stazionari o perfino decrescono. Per esempio, se co11frontiamo il prezzo relativo di un prodotto tipicamente « povero » come il grano in periodi diversi - diciamo, nel 1935 e nel 1959 -, osserviamo che esso resta costante; anzi, si può ritenere che sarebbe diminuito se 110n ci fosse stata· la politica di sostegno del prezzo. Viceversa, se si confrontano i prezzi relativi dei prodotti « ricchi », si 11ota, di regola, t1n at1me11to, che in certi casi è notevole: la domanda cresce anche più del reddito medio, i prezzi di questi prodotti so110 spinti in alto, rispetto agli altri, e i rendin1enti mo11etari crescono. La distinzio11e economiccY dei prodotti cc ricchi » e cc poveri » corrisponde spesso, anche se non sempre, alla distinzione tecnica fra produzioni attuabili su terreni irrigui e produzioni compiute su terre11i asciutti. Di qui l'importanza che assume l'acqua da quest'angolo visuale. Quel tanto di miglioramento cl1e ha avuto luogo in Sicilia è dipeso dalle trasformazioni colturali, dal passaggio da prodotti poveri 94 Bibiiotecaginobianco
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