Nord e Sud - anno VIII - n. 13 - gennaio 1961

migliore di stimolare questa iniziativa privata·: bisog11a traclurre queste domande in termini storici e concreti. Una politiça di sviluppo, che si fondi prevalentemente sulle i11frastrt1tture e stigli incentivi, oggi è desti11ata al fallimento; non c'è bisogno di fare esperimenti. come anche alcuni studiosi dicono: costruiamo le infrastruttt1re, predisponiamo gli incentivi, e vediamo che succede. Per 1nolte attività produttive, fra cui sono quelle essenziali per lo sviluppo generale, si può sapere in anticipo che cosa succede: nulla o quasi nulla. Nei rami in cui quelle difficoltà tec11iche e di mercato sono relativame11te lievi, in vari rami dell'industria alimentare, per esempio, o nell'industria edilizia, o nelle attività sussidiarie di grandi complessi produttivi, allora anche oggi, nelle regioni arretrate, l'iniziativa privata può svilupparsi ampiamente ed è bene stimolarla. In concreto, dunque, non è un problema di iniziativa pubblica o privata in astratto; è un problema: concreto, specifico, cl1e va visto secondo il tipo di attività. E si tratta naturalmente di considerare il problema globale, cioè il problema di u11 saggio di sviluppo adeguato, capace di far superare l'arretratezza e capace di deter1ninare il progressivo assorbimento della disoccupazione e della sottoc- . cupaz1one. Spero che risulterà chiaro che queste considerazioni sono rilevanti anche per la Sicilia, anche per Ragusa: su questo tornerò alla· fine della mia relazione. II TENDENZE OSSERVABILI NELL;,ECONOMIA SICILIANA. - Il discorso potrebbe essere lungo, ma anche qui seguo il criterio d'indicare solo alcuni punti fondamentali. Nell'indicare questi punti, mi avvarrò di studi compiuti dal gruppo di ricerca: cl1e dirigo a Cata11ia presso la Facoltà di economia. Primo punto: quale è l'andamento cl1e l'economia siciliana presenta oggi in confronto con quello che aveva nel passato? Quale è stato lo sviluppo o comunque l'evoluzione dell'economia siciliana dall'U nifìcazione ad oggi? In termini telegrafici, si può affermare questo: dalYUnifìcazione fino alla seconda guerra mondiale ci sono stati alti e bassi, periodi più oscuri e meno oscuri, ma nel complesso lo sviluppo è stato debolissimo, sia nell'agricoltura, sia, ancora di più, nell'industria. È il rista92 Bibiiotecaginobianco

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