bisognerebbe prendere 1n considerazione un processo di emigrazione (o di deportazione?!) in massa verso le ricche regioni del Nord, abbandonando definitivamente le povere contrade del Meridione. Quel che colpisce di più i11 questo atteggiamento è che esso manifesta la sfiducia più assoluta non contro la politica effettuata finora, ma contro qualsiasi genere di interventi che si possano concepire a favore del Sud. A ben vedere il pessimismo della signora Lutz ha due radici distinte. L'una è cl1e lo sviluppo del Mezzogiorno abbia senso solo se esso possa essere ottenuto mediante investimenti rapidamente fruttuosi, così che esso non debba costituire un costo per la collettività. La seconda è che il Mezzogiorno sia semplic mente una regione non suscettibile di sviluppo. Il primo è un punto di importanza basilare, e per giudicare della sua fondatezza, è necessario richiamare e av re b ne l)resenti i principi fondamentali della politica meridionali ta- nonché direbbero gli e onomisti, i lJrincipali « giudizi di valore » che sta1 no alla bas di essa. Ci riserviamo dunque di tornarvi u nella s cor da l)arte di questo scritto ove cercheremo di chiarire che 1 svilu1JI)Odel Mezzogiorno com1Jorterà necessariamente un costo 1Jer la coll tti ità e che questo costo non sarà ripagato, in termini di renclimenti materiali se non in un futuro più o meno prossimo o pjù o meno lontano· ma he d'altro canto la diffusione al Sud del si t ma indu triale italiano rappresenta una meta giustificabile anche e motivata da coi sid razioni cl1 non hanno a che fare col vantaggio conon1ico immediato. La signora Lutz, nel prendere posizione così recisamente contro ogni politica meridionalistica di qualsiasi specie, crede forse di apportare al dibattito la parola imparziale dell'economista, e di mettere in guardia l'uomo politico contro eventuali passi falsi. Questa è per lo n1eno una ingenuità. Da buona economista la signora Lutz dovrebbe sapere che non esistono azioni che possano essere raccomandate o sconsigliate in base a pure considerazioni economic]1e. Ogni indicazione di una 1neta da perseguire implica una scelta, e come tale una decisione sul terreno politico. Caso strano, nel prendere Je sue posizioni, la signora Lutz presceglie proprio l'atteggiamento tipico di taluni ambienti conservatori che considerano la politica di interventi nel Sud un mero spreco di pubblico denaro e vorrebbero che tale politica non fosse mai stata concepita e posta in atto. Una volta chiarita la natura strettamente politica della posizione assunta dalla Lutz, possiamo lasciare ai politici il compito di valutarla. 9 Bibliotecaginobianco
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