vi troverà la sua convenienza, ma la collettività italiana, che pagherà la differenza, no ». A questa semplicistica posizione liberistica, di difesa dei contribuenti, intesa in un senso che è tipico della destra economica sono state recate 11elfrattempo buone munizioni dalla Signora Vera Lutz economista britannica di una certa fama, e dotata di una capacità di ragionamento economico più raffinata e moderna di quella cui può fare ricorso Ricciardetto; il quale si è affrettato a esibire trionfante l' articolo della Signora Lutz ( « Il Giorno » del 3 dicembre). Avendogli fatto rilevare ( « Il Giorno >> del 3 dicembre) che il suo consenso con le tesi della Signora Lutz confermava il mio giudizio relativamente al suo consenso con le tesi della destra economica e al nostro dissenso circa le possibilità obiettive di una politica di sviluppo del Mezzogiorno, Ricciardetto, nella sua' cc memoria » del 19 dicembre, afferma che le tesi della Signora Lutz cc vanno molto al di là » delle sue ( cc Così la Signora Lutz. Io penso lo stesso », aveva scritto Ricciardetto al Direttore del « Giorno ») e che dopotutto sarà questione di valutare concretamente se l'intervento dello Stato può dare vita a industrie vitali o soltanto a industrie fallimentari, per le quali bisognerà cc escogitare nuove misure di protezione per farle vivere». No11 mi attarderò comunque a discutere qui dell'articolo della Signora Lutz, nè insisterò nella discussione delle tesi di Ricciardetto sulla industrializzazione (al di qua di c1uelle della Signora Lutz); non mi atterderò a discutere di ciò perchè se ne discute molto in questo numero di « Nord e Sud» : nell'articolo di Graziani, nella relazione di Sylos Labini che pubblichiamo come cc documento », nella lettera del Dr. Faina e nella nostra risposta redazionale a questa lettera. Ricciardetto potrà trovare in questi testi un punto di vista assai diverso da quello della Signora Lutz, e anche da quello di P. Nlassé, un altro degli Autori che Ricciardetto ha chiamato in causa per confutare i miei « errori ». Cosl abbiamo finito anche con le citazioni di Ricciardetto (ci sarebbe ancora quella di Goethe: ma di essa basterà dire che è come la citazione di Shakespeare con cui i cc principi del foro >> concludono o infiorano le loro arrighe). Consideriamo chiusa· la polemica e ci dispiace che Guerriero abbia reagito in modo così irritato ai nostri rilievi del1'8 ottobre. Augusto Guerriero si è guadagnato una posizione nel giornalismo italiano come osservatore delle questioni internazionali. È vero che certe sue prese di posizione sono da molti considerate discutibili, così come discusso è in genere il suo n1etodo di interpretare le vicende del mondo, un metodo che a volte somiglia a quello seguito dagli avvocati n1eridionali quando stendono una « comparsa ». Ma è anche vero, d'altra parte, che Augusto Guerriero si documenta molto scrupolosamente; e, per quanto ci riguarda·, certi suoi atteggiamenti meritano il più vivo dei consensi: quello assunto nei confronti dei rapporti fra Israele e mondo arabo, per esempio; oppure per fare un altro esempio e proprio in riferimento al nostro Mezzogiorno, quello recentemente assunto nei confronti delle velleitarie iniziative di un Pella o di un Segni per una più attiva partecipazione dell'Italia ai programmi internazionali di 85 Bibliotecaginobianco
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