relativamente alla questione degli cc indesiderabili » e delle notizie di cronaca che hanno per oggetto delitti d'onore e attività mafiose, vorrei proporre a Ricciardetto, e naturalmente al prof. Tito ne, una convergenza su due punti che forse ci consentirà di archivi~re il nostro dissenso, almeno relativamente a uno dei problemi che il prof. Titone aveva indicato nella sua lettera a Ricciardetto (la questione delle cc innocenti vite troncate da errori criminali »): 1) chiediamo, come ha chiesto sulla cc Sta1npa » Alessandro Galante Garrone, che si abolisca la barbara· « tariffa di favore » che il codice del fascista merjdionale Alfredo Rocco garantisce ai delitti d'onore; 2) chiediamo a·gli organi nazionali dei partiti democratici (e in partjcolare della D.C.) di fare appello a tutte le loro riserve di coraggio e di autorità, sia per estromettere, dalle liste dei candidati, dai gruppi parlamentari e di assemblea, dai partiti stessi, tutti c1uei loro esponenti politici di cui è noto che devono in tutto o in parte la forza elettorale e l)Olitica a collusioni con le mafie e le camorre, sia 11erdenunciare le 110npoche residue alleanze dei partiti democratici con quei partiti di destra che nel Mezzogiorno fondano in tutto o in parte le proprie fortune sui rapporti che tradizionalmente intrattengono con le sullodate associazioni a delinquere. c) È vero che nell'Italia Meridionale la popolazione cc continua ad au1nentare » : ma questo aurr1ento si verifica oramai a u11ritmo decrescente e non più in modo cc torrenziale »; e inoltre, dal grado di evoluzio11ecl1e il 1novimento demografico ba già raggit1nto in quelle regioni interne che sono caratterizzate da una tendenza costante all'abbassamento dei quozienti di natalità, si può dedurre che~ come Benevento ed Avellino hanno segt1ito le province abruzzesi lu11go questa tendenza, così altre provj11ce del ~1ezzogiorno continentale (presumibilmente prima quelle interne, poi ancl1e qt1elle costiere), cl1e oggi presentano ancora alti quozienti di natalità (mai crescentL però), seguiranno prima o poi, e magari più prima che poi, ]a stessa tendenza che negli ultimi anni si è manifestata nel Sannio e nell'Irpinia dopo che si era manifestata negli Abruzzi e nel Molise. C'è dunque in atto t1na tendenza alla diminuzione della natalità, dalla quale non si può prescindere quando si parla di un aspetto demografico della questione meridionale e che autorizza co11siderazioni assai meno drammatiche e assai meno pessimistiche di quelle cui si è lasciato andare Ricciardetto nella sua « me1noria » del 15 settembre: ...il ~vfezzogiorno è sul tapis roulant: a forza di 1niliardi della Cassa fa un passo avanti: ma l'aumento della popolazione si 1nangia tutto, e alla fine ci si trova dieci passi indietro. Una volta Napoleone disse che bastava una notte di Parigi per col1nare i vuoti di una battaglia. E io dico che bastano poche notti ai contadini del Mezzogiorno per vuotare la Cassa del Mezzogiorno. Se i meridionali continueranno ad avere troppi figli, non e' è potenza umana, nè divina che possa salvare il Mezzogiorno. Per conto mio, non ho più la minima speranza. 80 Bibiiotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==