che la colpa della ioro miseria e di tutti gli altri loro maii sia dei settentrionali. E con questo ha potentemente contribuito ad aggravare i mali morali del Mezzo- . giorno ... Più avanti, poi, in quella sua prima cc memoria », Ricciardetto deplorava che cc i vari farmacisti Homais » del suo paese (Avellino) si sia110messi a fare gli ccazionisti » e a leggere i libri di Gramsci e quello - ccahi! quanto sbagliato! », aggiunge Ricciardetto - del suo concittadino Guido Dorso. Ricciardetto, dunque, addebita alla letteratt1ra meridionalista - e magari, in modo particolarmente rappresentativo, proprio a Guido Dorso - la colpa di avere rafforzato nei meridionali la cc stolta convinzione » cl1e i settentrionali sia110 responsabili della ccmiseria » meridionale e la colpa di avere « aggravato i mali morali del Iviezzogiorno », di avere incoraggiato e coltivato un certo ccvittimismo » dei meridionali. Queste colpe (e sono pienamente d'accordo co11Guerriero che di colpe si tratta, e che di certe ccconvinziorri » il meno cl1e si possa dire è cl1e siano ccstolte ») vanno addebitate, invece, mi sembra, allo Scarfoglio e ai st1oi epigoni: a un particolare tipo di giornalismo 1neridionale che tiene banco ancora oggi, al ccMattino », al ccTempo » ~ a] « Giornale d'Italia », e del quale mi sono ampiamente occupato in altra sede (così come in altra sede, nella stessa mi sono occu1Jato pure delrcc arianesimo» di Guido Dorso). Quella che G11erriero chiama la cc osiddetta letteratura meridionalista » è ben altra cosa: una cosa molto seria, un filone molto importante della letteratt1ra politica italiana. b) La « memoria n pubblicata su « Epoca » del 25 settembre, prendendo spunto da nuovi fatti di sangue avvenuti in Sicilia e dalla polemica suscitata in seguito a un articolo che era stato pubblicato da u11 giornale tedesco, affermava: 1) che nel Nlezzogiorno si uccide per deplorevoli motivi di onore, ma anche per altri motivi, « dai più banali ai più ignobili »; 2) che, di tutte le forme di delinquenza, la mafia è la più grave e finora ccnon si è fatto niente per spezzarla ». Fin qui nat11ralmente sono pienamente d'accordo con Ricciardetto, così come lo sono quando egli deplora l'atteggiamento di coloro che con argomenti speciosi pretendono di giustificare i delitti della mafia e le vendette per onore, o si offendono perchè altri ne parlano. Non sono d'accordo, jnvece, con tutte le ccopinioni » e co11tutti i « giudizi » del prof. Virgilio 1.,itone, una cui lettera è stata allegata da Ricciardetto alla sua ccmemoria » del 25 settembre, avverten,do che la si pubblicava « intera » perchè cc interamente », lui, Ricciardetto, ne condivideva le « opinioni » e i cc giudizi ». È vero, come affermava Ricciardetto, che questa lettera è stata ispirata da una « passione » e da una cc arità di patria »; ed è vero anche che il prof. Titone afferma cose sacrosante a proposito di certi ccpatriottici difensori del Sud » ; ma proprio per questo dispiace che anche iJ prof. Tito ne confonda fra gli atteggiamenti che sono soliti assumere 76 . Bibiiotecaginobianco
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