Nord e Sud - anno VIII - n. 13 - gennaio 1961

Slte argomentazìoni ecc. ecc. Augusto Guerriero ha cercato inoltre di accatastare autorevoli citazioni (Rossi Dori a, Galasso \1 era· Lutz, Yachting) che dovrebbero costituire altrettante « 11ezze di appoggio » per le sue tesi sui « mali del Mezzogiorno e dovrebbero comunque valere ai fini di una decisiva confutazione delle ragioni cl1e 1ni avevano indotto a manifestare un certo dissenso da quelle tesi. Sono ben lieto dunque di cogliere ora l'occasione offertami dalle successive « memorie » pubblicate da Ricciardetto (l'ultima è del 18 dicembre) per precisare quelle ragioni e documentarle più ampiamente di quanto non mi fosse consentito dai limiti di spazio propri di una formula giornalistica come quella del cc Giorno ». Tanto più che la mia prima risposta a Ricciardetto si articolava in tre note; ma, pubblicata la prima (3 novembre), per esigenze redazjonaH le altre due sono state fuse in una (9 11ovembre), subendo qualche taglio; onde effettivamente è potuto sembrare che in quella risposta io non avessi fatto ricorso a tutti gli argomenti cui potevo fare ricorso in base alle cc memorie >> pubblicate da Ricciardetto su cc Epoca » del 30 ottobre. Una distinzione preliminare mi sembra necessaria relativamente alla consistenza delle varie ragioni 1Jer cui si devono considerare cc non sempre ben centrati » discorsi sul Mezzogiorno del genere di quello intavolato da Ricciardetto nella sua cc memoria » del 25 settembre. Tali ragioni hanno infatti per oggetto: a) la letteratura meridionalista; b) le 1nigrazioni interne; c) l'espetto demografico della questione meridionale. Ed è sulla base di questa distinzione, appunto che cercherò di precisare ulteriormente, e di documentare le ragioni del mio dissenso con il puntiglioso Ricciardetto. a) Non si deve co11fondere, come Guerriero ha confuso, la letteratura meridionalista con il qualunquismo lamentoso e borbonico di quei meridionali che addossano tutte al Nord, a tutto il Nord, non si sa bene quali colpe relative all'arretratezza economica del Sud; non si possono, cioè, considerare tipici della prima gli atteggiamenti per cui va condannato il secondo. Atigusto Guerriero si è irritato perchè gli è sembrato che, nella mia prima nota sul cc Giorno», oltre che dell'accusa di cc confusionismo », io l'avrei gratificato anche dell'accusa di cc qualunquismo ». La verità è che io ho accusato Ricciardetto di aver fatto cc gran confusione fra letteratura meridionalista e qualunquismo meridionale »; e l'ho accusato di questo - e di scambiare cc l'impegno rigoroso di un Guido Dorso 11ella ricerca delle ragioni politiche che sono alrorigine della questione meridionale con le petulanti querimonie di uno Scarf oglio o di uno degli epigoni cli Scarf oglio » - per eh è egli, nella sua « memoria » del 25 settembre, aveva testualmente scritto: ...I popoli falliti nella storia, come gli individui falliti nella vita, si sforzano sempre di credere e di far credere che la colpa del loro fallimento sia degli altri. La letteratura meridionalistica ha rafforzato nei n1eridionali la stolta convinzione 75 Bibirotecaginobianco

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