naggio positivo, il terzo modo di vedere le cose. Studia, si affatica di sera sui libri, trova una ragazza da sposare, u11 impiego sicuro, del quale egli sa apprezzare e rivendicare la dignità. A lui Visconti ha affidato il compito di illustrare la sua fìdt1cia nel domani delle terre meridio11ali. Ma in realtà il motivo si aggit1nge alla storia di Rocco e di Simone, non si fonde con essa. Resta estraneo e artisticamente non appieno realizzato. Quando Rocco rincorre Ciro che sulla motoretta corre in qt1estura per denunziare il fratello assassino, quando egli non ce la fa a trattenerlo e le stie braccia- si distendono lungo il corpo magro, mentre dalla bocca esangue viene fuori amara la constatazione che cc tutto è finito », qua11do sul fondo di questa scena bellissima - che segue quella stt1penda dei dt1e fratelli singhiozzanti sul letto - scende giù a sigillare il bt1io la saracinesca della sola bottega ancora illuminata sull'asfalto lucido di pioggia, la storia è tutta conclusa. cc Rocco è troppo bt1ono, è un santo - dirà Ciro al fratello più l)Ìccolo - perdona sempre, ma a questo mondo non si pt1ò sempre perdonare » • È ben vero questo. Ed è anche profondamente sincera e accorata la voce di Ciro quando pront1nzia queste parole, quasi in essa Visconti esprimesse la sua stessa umana accoratezza. Perchè Visconti è tt1tto con Rocco. Visconti ce l'l1a con questo mondo, che rifiuta i santi, che non permette e non tollera l'umano universale perdono. Forse solo per qt1esto ha costruito la figura di Ciro. Ma il sentiinento e non la ragione crea la grande poesia. E Rocco e Simone, Rosa•ria e Nadia sono i personaggi poetici della prima grande tragedia moderna che il cinematografo abbia mai prodotto. LUIGI AMIRANTE Ricciardetto e la questione meridionale Augusto Guerriero, che firma con lo pseudonimo di Ricciardetto una sua rubrica che si pubblica in « Epoca », e che si intitola appunto cc memoria dell'epoca », ha reagito con una certa irritazione a una mia nota sul « Giorno » (8 ottobre) nella quale si giudicavano « non sempre ben centratj » discorsi del tipo di quello che si era letto in una « memoria dell'epoca » pubblicata il 25 settembre e dedicata ai « mali del Mezzogiorno ». E poichè ho dovuto replicare alle sue lunghe cc memorie» (cfr. « Epoca » del 30 ottobre e del 17 novembre) con brevi note (cfr. « Il Giorno n del 3 e del 9 novembre), o lettere al Direttore (cfr. cc Il Giorno» del 26 novembre e del 3 dicembre), Augusto Guerriero ha insistito puntigliosamente nella polemica, accusandomi di attribuirgli tesi che lui non aveva mai sostent1to, di avere slealmente e disonestamente alterato il senso di certe sue proposizioni, cli avergli indirizzato per giunta qualche cc piccola insolenza », di avere polemizzato in uno cc strano modo », di essere anzi cc fuggito » di fronte all'incalzare delle 74 Bibiiotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==