sono parse disposte a tutto, perfi11,oalla squallida avveritura coi fas cisti, 1Jur di assicurare la realizzazione dei loro progetti politici; quanto da tutti i rlemocratici in seno alla D.C .. Poichè è evic!ente che la manovra è rivolta in primo luogo contro di essi, e tende a paralizzarli c ome forza politica efficiente. Se i democratici della D.C., da Moro a Fanfa·ni, a Pastore, a Sullo, ceclono a/; ricatto clericale, essi non solo avranno compromesso tutta la loro azione politica passata e le ragioni di essa, rna avranno anche abdicato come gruppo dirigerite del partito. Qui non si contrappo11gorio un dottrinarisrno laico ed uno cattolico, ma due politiche: l'una cli allargamento dell'area clen1ocratica, di difesa e rafforzamento delle ist·ituzioni, cli riforme economiche e sociali, di ap profonclimento dello spirito liberale; l'altra cli retriva chiusura, di g retta clifesa cli privilegi, di i1nmobilità. Che la destra, dentro e fuori la De mocrazia cristiana, abbia scelto come terreno di battaglia contro le f orze della sinistra, laiche o cattoliclie che siano, proprio il terreno del fi nanz-iamento pubblico delle scuole private, è una prova di più, se ma i ve ne fosse stato bisog110, della sua accortezza e spregiudicatezza tat tica, e ·insierne clel sito assoluto clisinteresse non solo per la causa delle istit-uzioni democratiche, e clella stessa lotta al comunismo, ma anche per quella del progresso e del benessere del paese. Ai suoi occlii 11011, è il µroble1na cli principio, su cui tenta di far l'uriità dei cattolici, che co nta, quanto il risultato di parte che se ne ripron1ette. Proprio per q,uesto i dernocratici della D.C. devono avere il coraggio ed il senso di responsabilità di opporsi a questa squallida ed irresponsabile manovra, di denunciarne i secondi fini, di evitare, insomma, che essa comprometta i risultati di t,na politica unitaria rli tutta la sinistra dernocratica, laica e cattolica, che si sono potuti fin qui conseguire. 7 Bibliotecaginobianco
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