Nord e Sud - anno VIII - n. 13 - gennaio 1961

ripetere, nel n1on1ento in cui il fascismo do esse tentare di pre alere con la viole11za. Così in assoluto il ragionamento è, come dicevamo, errato ed astratto. Poicl1è esso non tiene conto delle condizioni internazionali in cui quella lotta fl1 combattut·:t. N011 si può dimenticare o sotto ·1lutare, infatti che allora era in corso una guerra mondiale, e che in tale guerra l'Inal1ilterra e gli Stati Unitj d'An1erica erano alleati dell'U11ione Sovietica, e che pertanto i de1nocratici italiani, impegnati nei Comitati di Liherazione Nazionale a sieme ai comunisti, erano protetti dai tentati i di prevaricazione dei comunisti medesimi dall' equilibrio della grancle a]l anza rana protetti dalla più o meno tacita partizione del mondo in zone d'influenza fra i Tre Grandi. Tanto è vero e ta11to forte era queìla I)rotezione eh clov e a non l1a funzionato, cioè 11elL1zona <l'influenza so ietica, i democratici cl1e s'erano alleati coi comunisti nella lotta al nazi 1no so110 Bniti con1e tutti sanno. È vano pensare, oggi o domani, di poter torn·:tre all'alleanza antifascista -del '43, è vano pensare di riprod•1rre in astratto le condizioni di quella lotta. Bi ogna co11fessar a noi te si con irile schiettezza, che oggi jn Italia, la battagli.a antifasci t·:t si combatte su altri fronti e non su quello di uno scl1ieramento unitario coi con1unisti. E questo sarebbe vero ancl1e domani, nell'ipate i sciagurata di un tentati o di prevaricazione fasci ta. Noi siarno si ·uri cl1 in una onrTiuntura d 1 genere i democratici, che non ave sera il coraggi e la fer1nezza <li condurre da soli la loro lotta, e cad sero nella tr1ppola frontista, avrebbero soltanto la scelta tra il d stino degli anarchici in Spag11a e quello dei soci·:1.listiin Cecoslovaccl1ia. n.d.r. Le partecipazioni statali e la 1)olitica di sviluppo Se vogliamo ridurre il problema d Ile attivita j1nprenditoriali dello Stato ai suoi termini essenziali, il primo quesito cl1e ci si pone è il seguente: l'assunzione di atti ità produttive o la partecipazione alle medesime da parte deìlo Stato deve essere rivolta a dirette finalità pubblicisticl1e (ragioni d'interesse collettivo) o 1Jrivatisticl1e (ricerca d'un reddito), o eventualmente alle une alle altre insieme? In altri ter1ninj si i ratta di rispondere a due domande: percl1è lo Stato deve assumere o rnantenere iniziative produttive? e come deve assu1nerle? Evidentemente, non si può rispondere alla seconda do1nanda senza aver risposto alla prima. Nessuno può decidere seriamente come debba svolgere una azione, se non sa perchè la compia. Si può rispondere scartando entrambi i termini dell'alternativa, ed escludere che lo Stato debba assumere iniziative produttive sja per fini di lucro, sia per fini d'interesse collettivo, concludendo per la riprivatizzazjone integrale di tutte le imprese alle quali partecipa lo Stato. Si può rispondere che lo Stato può assumere iniziative produttive soltanto quando queste siano adeguatamente rimunerate. Si può amBibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==