Nord e Sud - anno VIII - n. 13 - gennaio 1961

superiore, è, questa, una misura più che necessaria) indispe11sabile. Analogamente va detto per la qualificazione richiesta: nel caso dei doce11ti di altre materie e per il rapporto numerico tra monitori ed allievi. Tra l'altro potrà essere, questo, u110degli strumenti per elimi11are dalla scena tt1tte quelle scuole che - come si è visto - sono state create per motivi ben diversi da quelli a·uspicabili. Ancora una volta viene sancito - art. 7 - che il titolo richiesto per l'ammissione sarà il diploma di scuola media di secondo grado con l'aggiunta di uno speciale esame attitudil1ale; che la freqt1enza• è obbligatoria e che dovran110 essere compiuti i tirocini e superati gli esa1ni di profitto e di diploma (art. 8). Il pri11ci1)io dei tirocini, cioè, viene solennemente riaffermato e ciò creerà ancora una volta· indubbie difficoltà a quelle scuole 011eranti in zone 1Jeriferiche ove, come si è detto precedentemente, più problematico risulta essere questo tipo di addestramento pratico degli allievi, data la carenza di enti di servizio sociale. U11'a1tra questione alqua11to delicata era quella relativa al principio della 11ecessità di un diploma specifico per il conferimento del titolo di assistente sociale. L'art. 5 della proposta Frt1nzio recava che il diploma rilasciato dalle scuole sarebbe stato l'unico titolo valido per l'esercizio della professione; l'art. 9 del nuovo schema, invece, chiarisce cl1e esso « è titolo specifico per l'accesso alle carriere direttive del servizio sociale presso Enti pubblici e privati ». Ma non chiarisce alcunchè in merito all'esercizio professionale. Lo spinoso problema del finanzian1ento delle scuole viene affrontato - ci sembra in misura inaclegt1ata - all'art. 10, prevedendo che esso sarà assicurato « da eventuali rendite patrimoniali, dal provento delle tasse scolastiche, dai contributi dell'Amministrazione pt1bblica, di Enti e di privati ». Si ritiene, cioè, cl1e le perplessità avanzate a suo tempo dal Comitato dei direttori delle sct1ole di servizio sociale 33 restino, in gran parte, ancora valide: una volta ottenuto il riconoscimento giuridico, la maggioranza di queste scuole conti11uerà a dover affrontare notevoli difficoltà finanziarie, che potranno anche aggravarsi ove non intervenga110 opportuni provvedimenti. Come messo in luce, infatti, da detto Comitato, tra i contributi statali attt1almente concessi alle scuole rivestono particolare importanza quelli del Ministero del lavoro e della previdenza sociale prelevati dal Fondo per l'addestramento professio11ale dei lavoratori disoccupati. 33 Cfr. « Il pensiero delle scuole », in « Assistenza d'oggi », Anno X, n. 1, 1959. 56 Bibiiotecaginobianco

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