La provenienza degli assistenti sociali Tratta11do degli assiste11ti sociali ci sembra opportuno cominciare col considerar11e la provenienza, con riferimento alla regione di origine, al ceto sociale cui appartiene l'allievo, alla scuola media frequentata pri1na di accedere alla scuola per assistenti. Sulla provenienza territoriale degli assiste11ti avremo modo di soffermarci più avanti, quando ci occuperemo della distribuzione regionale delle scuole; essa infatti è in stretto rapporto con la dislocazione delle sct1ole, e se pur si registra in alcune di queste una buona percentuale di allievi originari da regio11i diverse da quella in cui esse hanno sede, è fì11troppo ovvio cl1e il maggiore reclutamento venga fatto proprio nelle città for11ite di scuole. Per quanto riguarda la classe sociale di provenienza degli allievi, de e constatarsi, purtroppo, cl1e i dati attualrnente disponibili non consentono, un'analisi esauriente, perchè all'atto dell'iscrizione non viene 11iù richiesto di dichiarare la professione del genitore. Una considerazione ttrttavia può farsi ed è cl1e gli allievi, sotto questo punto di vista, appartengono ai ceti più vari: per cui la questione del ceto di provenienza non riveste una particolare importanza e 110n presenta particolari problemi. Interessante è invece considerare gli allievi sotto il profilo del diploma di scuola media posseduto. Ciò suggerisce tutta una serie di rilievi ugualmente importanti sul tipo di giovani presso i qt1ali trovano maggiore eco le campagne di arruolamento delle scuole di assistenza sociale, sulle esigenze organizzative poste alle sct1ole i11 conseguenza delle eterogeneità degli allievi, sulle diverse attitudini che dovrebbero essere implicitamente presenti 11ei futuri assistenti sociali e che le scuole potrebbero meglio potenziare. Dal momento che le sc11ole per assistenti vengono considerate di livello t1niversitario, è logico che se ne co11senta l'accesso a tutti i diplomati di scuole medie superiori, così co1ne è altrettanto ovvio che la natura stessa della professione dell'assiste11te sociale non richiede una specializzazione 11el corso degli studi medi. Si può anzi ritenere che proprio le diverse prove11ienze scolasticl1e possono rappresentare t1n elemento positivo per la stessa professione, la quale richiede appunto un personale aperto ed i11 grado di assolvere i compiti più diversi. Dovranno essere le scuole di Servizio sociale - come del resto già accade - a potenziare, naturalmente su di una base comune di interessi e di preparazione tecnico-professionale, questa o quella ten30 · Bibiiotecaginobianco
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