Nord e Sud - anno VIII - n. 13 - gennaio 1961

turale del Mezzogior110); e nella convinzione che, anche se lo sviluppo del Mezzogiorno non costituisce una conditio sine qua non del benessere delle regioni settentrionali, tuttavia esso rappresenterà un chiaro vantaggio sul piano generale, allargando i mercati, sottraendo l'economia interna alle conseguenze di fluttuazioni che si verificano in altri paesi rendendo possibile una politica economica e monetaria più flessibile e pronta. Anche il secondo punto (pareggiamento dei redditi regionali) merita di essere chiarito. Lo scopo diretto della politica di intervento nel Mezzogiorno non era, e non poteva essere, quello di portare il reddito 1Jer abitante nel ~1ezzogiorno al livello di quello delle regioni settentrionali. Sarebbe stata questa una meta eccessivamente ambiziosa, e, stando a quanto ci insegna l'esperienza di altri paesi, primo fra tutti gli Stati Uniti d'America, praticamente irraggiungibile. Scopo della politica meridionalista era, o avrebbe dovuto essere, quello di promuovere nel St1d t1n processo autonomo e continuativo di accumulazione e di sviluppo. Se gli strumenti predisposti siano stati adeguati o meno, è questione che cercheremo di esaminare in séguito. Ma occorre che sia ben chiaro alla mente dell'osservatore che il criterio per giudicare i risul~ati conseguiti nei primi dieci anni di intervento non è quello dell'allargamento o accorciamento delle distanze fra le dtle Italie, ma se mai quello della esistenza o meno nel Mezzogiorno di sintomi di un prossi1no « decollo » economico. Da questo punto di vista non si pt1ò certo parlare di insuccesso totale, se si pensa cne la politica di interventi è rit1scita negli ultimi dieci a11nia far procedere Nord e Sud all'incirca allo stesso passo, nonostante il rapidissimo ritmo di sviluppo delle regioni settentrionali. 3. - Con l'esame del terzo punto, viene in discussio11e l'aspetto principale degli interventi nel Mezzogiorno, la politica delle infrastrutture. Dobbiamo premettere subito che non è nostra intenzione discutere qui i risultati ottenuti nel campo dell'agricoltura: opere di bonifica, irrigazioni, trasformazioni fondiarie, sono tipi di investimenti che hanno rivoluzionato l'agricoltura meridionale e le ha11no aperto per la 1)1ima volta la prospettiva di divenire t1n settore agricolo efficiente e n1oder110. Ma per quanto riguarda le infrastrutture come preludio all'industrializzazione (e questo è stato il tema dominante della politica meridionalista) occorre una considerazione più attenta. Nel corso di questi dieci anni non si è 1nai parlato esplicitamente 14 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==