politica di infrastrutture; e inoltre, come ogni cosa umana, non è stata esente da pecche. St1 questo punto torneremo più a lungo di qui _a poco. Nel concludere, è difficile non pensare che la sig11ora Lutz avrebbe reso migliore servizio alla scienza se avesse utilizzato la sua indisct1ssa- compete11za per fare una critica sagace dei provvedimenti presi finora e per segnalare le possibili vie di azione per il futuro, invece di considerare lo sviluppo del Mezzogiorno come un equivoco il1felice e 1Jroporre l' abba11{lono definitivo dell'intera regione. 2. - Tuttavia l'articolo della signora Lt1tz, proprio percl1é affronta il problema alla radice, invita a rjmeditare i capisaldi 1naggiori della politica meridionalista, nelle sue git1stificazioni, nei suoi strumenti esse11ziali, 11egli insegnamenti che da essa possono trarsi. Procediamo co11 ordine. La politica meridio11alista si è sorretta finora su tre idee fondamentali, che, con maggiore o mi11ore chiarezza, sono state alla base dell'intervento pubblico nel Sud: a) che lo sviluppo economico del ~1ezzogiorno costituisse t1na condizione necessaria, o quanto meno un fattore stimolante, anche per l'espansione delle regioni già industrializzate del Nord, e che per qt1esta ragione esso dovesse essere considerato 11na 1neta di interesse non regionale, ma nazionale; b) che lo scopo fì11aledella politica di intervento nel Mezzogior110 fosse quello di rendere uguali (o almeno di accostare sensibilmente) i redditi medi delle varie regioni del paese; e) che qt1esto scopo potesse essere raggiunto tramite un processo di deliberata preindustrializzazione ad opera dello Stato, cui sarebbe seguito, ad opera dei privati, il vero e proprio processo di industrializzazione, spontanea o stimolata da incentivi. Ciascuno di questi punti n1erita qt1alche considerazione. Sul primo punto, si deve riconoscere cl1e con ogni probabilità la impostazione del problema meridionale come problema vitale per l'intera economia nazionale fu largamente dovuta a ragioni di strategia politica. Se si fosse data alla politica meridionalista una impostazione diversa, gli ostacoli frapposti alla sua realizzazione sarebbero stati ancora maggiori di quel che furono i11 realtà. Tuttavia è 1Jrol1abile cl1e studiosi accurati clella economia italiana abbiano sempre riconosciuto (anche se ciò non venne mai ammesso pubblicamente) cl1e le basi logiche di questa 12 Bibiiotecaginobianco
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