cinquantennio si sono costruiti stabilimenti a decine e si sono investiti almerto 350 miliardi di lire attuali. Le accludo, a questo proposito, una recente pubblicaziorie della Montecatini. Ella potrà coristatare, da uria cartiria, che il nostro Gruppo ha concentrato i suoi stabilimenti in deterniinate zone, di cu,i ha vromosso lo sviluppo: riei dintorni di Napoli; nei pressi di Barletta; in prossimità cli Brindisi· a Crotone; riella Sicilia orie11tale e meridionale (dove la regione piuttosto squallida attorno a Porto E,mpedocle va rapidamente mutando volto: possedendo oggi tre modernissimi impianti per la estraziorte e la lavorazione dei minerali potassici); infirte nella Sardegn,a meridionale. Ed ecco ciò che si può trarre da questa esperieriza indubbiamente lunga e complesssa; in più effettuata (eia che non mi sembra sia accaduto a nessun'altra impresa statale) iri zone parecchio diff ereriti. a) Le condizioni dell'Italia Settentrionale (cioe quelle in particolar modo del triangolo padano, che Ella definisce ad << economia opulenta ») non sono certo così rosee come forse Le possono apparire: almeno per la creazione di nuovi stabilimenti incl-ustriali. A nori ricordare altro, i terreni, anche per insediamenti lontani dalle città, sono assai costosi; e la mano a opera scarseggia: ciò che alla fine grava su.i costi dei prodotti finiti. Pertanto non solo la Montecatini, 111a tutta rindustria italiana, nelle sue imprese meclie e grancli, sarebbe lieta (economicamente parlanclo) di accrescere, in queste condizion,i, i suoi investimenti nel Sud. Specie oggi che si conficla verranno realizzate nuove autostrade per grandi comii11icazioni. Se questi propositi non si rea- t lizzano in misura maggiore di quanto può osservarsi> si deve princi- · palmente al fatto che le realizzazioni pt1bbliche, per quanto riguarda le « infrastru,tture » > sono spesso parecchio inferiori non solo a quanto iperbolicamente si descrive; ma persino a quanto costituisce un minimo indispensabile per avviare un esercizio indu,striale. Qualche rnese fa si tenne a Milano ttna riunione riservata presieduta dal "f.1inistro Colombo) su,ll'esperienza delle imprese del Nord in fatto d'industrializzazione del Sud. Feci concludere in quell'occasione un'inchiesta, presso tutte le nostre direzioni, per r appunto sullo stato delle infrastrutture stesse, nelle zone di nostro inserimento industriale. Le invio qui acclusa anche quella memoria, tuttora riservata ed iriedita. Ella potrà giudicare come si prese11.ti,nella realtà, nel più delle zon.e, il proble1na delle strade, dei porti, degli acquedotti, ecc. Che ne consegue? Mancando le condizioni ambientali necessarie, si deve, da parte delf iniziativa privata, far fronte in proprio ad attività 113 Bibiiotecaginobianco
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