sulla comune diffidenza ed invidia per l'Inghilterra ». Appunto perchè la collaborazione franco-ted.esca ha finora trovato espressione solo in istituzioni economiche, senza dar vita a qualcosa di politicamente impegnativo, i suoi apostoli sono ossessionati da una morbosa diffidenza verso ogni forma di interferenza e di « buoni servizi », considerati alla stregua del diavolo tentatore; appunto perchè la progettata unione doganale è la sola impalcatura, ancora incompleta, del nuovo sistema'. europeo da essi auspicato, hanno difeso con estrema ostinazione ogni virgola del Trattato di Roma contro chi proponeva'. il piano di una grande zona di libero scambio, il quale avrebbe implicato la revisione del trattato prima ancora che si cominciasse ad applicarlo; nella zona di libero scambio la loro piccola Europa minacciava di sciogliersi cc come un pezzo di zucchero in una tazza di tè (inglese) ». Questo ibrido di idealismo politico e di pra·ssi doganale è giustamente esposto ad ogni sospetto: per molti cc europei » la comunità dei Sei non è veramente altro che un mercato interno privilegiato. Ma in tutti e due i casi i veri problemi sono più profondi. L'Europa dei Sei è nella sua miope prospettiva commerciale una combinazione casuale. Le sue vere connessioni potevano però finalmente essere comprese nei giorni intorno al dieci ma·ggio di quest'anno, quando vennero commemorati contemporaneamente il ventesimo anniversario dell'invasione tedesca dell'Europa occidentale, il quindicesimo anniversario della capitolazione tedesca, e il decimo anniversario del Piano Schuman: tutto ciò non è soltanto una curiosa dimostrazione di « come cambiano le cose », bensì comprende gli elementi di un processo storico indissolubile. L'Europa dei Sei comprende esattamente quei .paesi situati ad occidente dell'orbita di i11fluenza russa, ~r j quali l'ultima prova generale dell'atavico sistema· europeo comportò il crollo totale dello stato, dell'esercito, delle istituzioni e della stessa concezione statale, nonchè il soffocamento· sotto l'occupazione straniera della esistenza nazionale: comprende l'area della comunità europea su cui incombeva il destino più oscuro dopo la seconda guerrtt mondiale. E non a caso sono rimasti fuori quei paesi europei che superarono l'ultima guerra intatti, e che non ebbero lét cos·cienza statale i1tlranta (ivi compresi i due regni scandinavi cl1e furono trascinati contro la loro volontà in un conflitto ad essi estranei, ma che non furono calpestati, e la cui ideologia e tradizione statale poggiano sempre su quel sistema di equilibrio tra gli stati che solo ora ancl1e per essi viene posto in discussione ad opera del sistema statale dei Sei). I sani o quelli 85 Bibliotecaginobianco
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