recìprocamerìte preferenze doganali esclusive e progressivamente crescenti, con gran vantaggio degli uomini d'affari della zona e con altrettanta eccitazione di coloro che ne erano rimasti fuori, la reazione ·fu inizialmente solo di carattere commerciale, e l'argomentazione cl1e le preferenze in questione fossero l'espressione di un ideale politico riuscì alquanto irritante. La reazione vera giunse con gran ritardo, e fu perciò doppiamente espressione di un enorme panico: nessuno aveva mai creduto alla serietà della cosa, e all'epoca di Messina e di Venezia le dichiarazioni di fede europea e i progetti erano cose così ritrite, che non convincevano più nessuno. Gli inglesi, che avevano preso parte come invitati alle trattative iniziali sulla Comunità Economica Europea, si ritirarono quando il progetto cominciò a cristallizzarsi nel pia- . no di un'unione doganale, con un gesto simile in generosità a quello compiuto innanzi al piano Schuman: cc buono per voi, signori, ma non per noi ». E gli altri stati membri di quell'OECE ormai onorevolmente invecchiata• si lasciarono consolare, con l'assicurazione che i Sei, una volta elaborato il loro trattato, avrebbero trovato anche un accordo generoso e. liberista con tutti gli altri, a patto che non li si disturbasse nell'elaborazione, firma e ratifica del complicato organismo. Nè il pericolo nè la promessa sembravano molto grandi, poichè la Francia non era neanche in grado di compiere le limitate misure di liberalizzazione previste dall'OECE e gemeva· sotto una montagna di debiti presso l'Unione Europea dei Pagamenti, debiti che l'esponevano ad una serrata dei prestiti da parte dei creditori. E quando la ratifica del Trattato di Roma fu raggiunta in tutti e sei i parlamenti, la Quarta Repubblica entrò in agonia, e ciò parve rendere inutile ogni ulteriore trattativa. Poi, tuttavia, si accumularono avvenimenti incredibili: il generale De Gaulle i cui fedeli seguaci, incluso il fedele tra i fedeli: Debré, avevano fino allora combattuto ogni iniziativa piccolo-europea come la peste) riconobbe il trattato di "unione doganale come suo figlio legittimo; De Gaulle ed Adenauer si scoprirono reciprocamente a Bad Kreuznach come i due grandi uomini di stato e1Jropei; e la Quinta Rep·ubblica, con una riforma finanziaria ispirata alla più rigida ortodossia, si è messa in condizione, non solo di poter aderire al piano di marcia del MEC senza clausole di salvaguardia e senza riserve, ma anche di rendere questa adesione inattaccabile a tutti i mezzi di pressione finanziaria e commerciale degli cc altri », pagando tutti i suoi vecchi debiti. Il difficile compromesso tra gollisti ortodossi e liberali europei alla Pinay, che divenne basilare per l'intera politica interna ed estera della 77 . Bibliotecaginobianco
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