a·ccesso di orgoglio europeo il trattato evita di dire. Che poi un'autorità economica inter- e sopra-nazionale sia impotente contro un'autentica re-· sistenza nazionale l'ha già imparato l'Alta Autorità della CECA, anche se la sua autorità soprana·zionale è giuridicamente assai più forte di quella del MEC. Allorchè la ragione economica che essa deve far valere richiede la · liquidazione di una regione mineraria profondamente corrotta e senza speranza• come il Borinage, le cui famiglie operaie, tuttavia, hanno messo, da generazioni, radici come un popolo di contadini nella sua miserabile terra nera e hanno pertanto molto peso come massa di elettori e di dimostranti nell'equilibrio sociale del paese, allora la ra·gione deve rassegnarsi a capitolare. Le industrie europee e ancora di più la vita agricola europea sono piene di siffatte trappole pei tecnici dell'integra·- zione. E che in tutti i casi-limite tra politica ed economia l'ultima decisione politica resti agli stati sovrani, non c'è neppure bisogno di dirlo espressamente in un trattato che regola soltanto materie economiche. La· Comunità Europea per l'energia atomica non ha affatto impedito alla Francia di costituire e di far esplodere la sua bomba nazionale. L'Associazione dei Territori cl'Oltremare al Trattato di Roma non ha mai indotto uno dei governi interessati a consultare il Consiglio dei Ministri europeo o la Commissione Europea sulla loro politica coloniale o di decolonizzazione, e in conseguenza il programma dell'Eurafrica è restato finora sulla carta. La discussione politica· nei sei paesi mostra a sufficienza che ognuno ha conservato gelosamente le possibili alternative al vincolo europeo: la potenza mondiale fra11cese, la riunificazione nazionale tedesca. Per quanto essa sia in frantt1mi, la sovranità nazionale degli stati del continente europeo è pur sempre il potere incontestato di prendere, conforme1nente al diritto delle genti, ogni decisione, anche la più assurda, secondo il suo assoluto giudizio. E il fatto che a questi paesi manchino i mezzi di aggredire militarmente i loro vicjni o addirittura di sfidare il mondo, non vuol dire che essi non abbiano la possibilità di provocare dei disastri, di precipitarsi nel caos o semplicemente di capovolgere la loro politica, passando da uno schieramento della politica mondiale all'altro. I paesi dell'Europa occidentale l1anno almeno altrettanta sovranità 11azionale quanta ne ha una repubblica centro-americana. Questa persistenza della sovranità nazionale significa che tuttora ogni rovesciamento del potere o ogni mutamento legale di regime, che spazzasse via ogni forma' di integrazione europea - un esperimento di confederazione pantedesca, un colpo di stato militare Bibliotecaginobianco
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