. . paganda, guadagnarsi l'appoggio degli Stati Uniti. Questo obiettivo politico, che nessuna parte ha mai formulato in mòdo impegnativo, è a ta'l punto accettato come un fatto reale anche dai non partecipanti, che i neutrali lo citano come la ragione decisiva della· loro essenza, e che a Lon-dra, Stoccolma, Berna e Vienna si scavano già le trincee per la difesa dell'indipendenza nazionale. Per la verità, questo argomento politico è trattato som1nariamente e quasi con imbarazzo negli ultimi paragrafi di memorarida e manifesti dei fautori dell'unione doganale e dei loro avversari liberoscambisti, dopo analisi approfondite sui vantaggi rispettivi delle ·unioni doganali e delle zone di preferenza: proprio come alla fine di dibattiti inconcludenti su pretese economiche inconciliabili si conclude con un sospiro che si tratta ap-punto di una questione di e< visione del mondo ». In concreto, poi, resta tuttora inintellegibile come l'integrazione economica possa un bel giorno diventare integrazione politica senza che intervenga alcuna decisione nuova; come il profondo intrecciarsi di comuni fondamenta economiche possa produrre spontaneamente la corrispondente sovrastruttura statale. La' filosofia politica che si manifesta qui rivela una concezione particolare della natura dello stato e della sovranità nazionale. Quando - si pensa - una tariffa doganale unica proteggerà i Sei, quando gli industriali farmaceutici e i fabbricanti di automobili avranno specializzato la loro produzione e si saranno divisi tra loro il mercato comune, q11ando, addirittura, i govemL le associazioni di contadini, le commissioni parlamentari si saranno accordati per un livellamento del prezzo del grano, della carne, del latte, quando, finalmente, la coordinazione tecnica di tutti questi interessi e di tutte queste attività s·arà passata ad autorità comuni, mantenendo vivo il diritto di protesta delle singole comunità nazionali, allora anche le divisioni delle sovrastrutture politiche saranno diventate caduche e lo stato sovrano sarà divenuto una facciata senza importanza•, una mera divisione amministrativa di poteri locali di polizia, che custodiscono dovunque lo stesso ordine, sia pure con divise e toghe diverse, e che non disturberanno affatto l'andamento sovran·azionale degli affari... Che la politica sia il destino e che il mondo sia mosso dalle idee o, se si preferisce, dalle ideologie, è una cosa che si crede ancora solo a Mosca; l'occidente del miracolo economico s'è convertito al materialismo storico ed hfr insediato l'homo oeconomicus come il suo proprio demiurgo. 3) Il mercato e la sovranità. - Che il Mercato Comune sia un'impresa politica è vero, come è vero che esso fu in origine un'impresa di 68 Bibliotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==