Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

peocentrica, che per secoli ha guidato la politica di tutti o quasi i paesi d'Europa ed ha profondamente influenzato la stessa cultura europea. Senza indulgere alle visioni apocalittiche diremo più semplicemente che tutto è in movimento in Europa e nel mondo, che i vecchi schemi, le vecchie formule, saltano via, incapaci di esprimere la dinamica delle forze politiche, economiche e sociali che appunto si muovono per ogni dove, ed ~ncapaci, altresì, di esprimere i nuovi equilibri. Il liberalismo è in crisi proprio perchè non ha saputo mettersi al centro di questo movimento, intuire i suoi sviluppi futuri, costruire in tempo gli argini necessari ad impedire che l'impeto troppo disordinato lo conducesse in direzioni sbagliate e dannose, perchè non ha saputo, insomma, porsi come la filosofia della rivoluzione liberale del secolo ventesimo. Diremo meglio: gli uomini del liberalismo hanno fallito finora a questo compito in Europa, non hanno saputo costruire ancora la nuova mappa che guidasse gli europei fuori del labirinto. L'atteggiamento delle forze liberali europee innanzi al problema dell'integrazione politica ed economica del vecchio continente non è altro, in fondo, che un seg110,tra i tanti, di qusta crisi del liberalismo, una prova, tra le tante della sua I incertezza a porsi in modo conseguente i problemi del tempo, una ragione, finalmente, delle sue sconfitte. 59 Bibliotecaginobianco

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