\ per la conquista dello spazio, per l'influenza sul mondo neutrale. La somma della volontà degli stati franco-inglese si è provata nulla a Suez; i sentimenti e gl'interessi dei popoli europei non si sono tradotti neppure in un tentativo al tempo della rivoluzione ungherese; il Belgio è rimasto isolato al momento di abban.donare il Congo, la Francia trascina l'affare algerino tra l'i11differenza e la volontaria distrazione dei compag·ni di cordata, che si comportano a suo riguardo come la gente educata si comporta nei confronti di un parente che abqia abitudini riprovevoli, fingendo di non accorgersene. Abbiamo messo assieme in fascio esigenze attuali ed esigenze st1perate della politica europea, problemi che interessano i governi e i problemi che interessan.o la libertà, proprio per concludere che su di essi l'influenza europea, nel confronto di quella decisiva delle potenze mondiali, è nulla : o meglio, è un'influenza di ritardo, di attenuazione, di aggiustamento, come aocade a chi cerca solo la propria convenienza; non è mai decisi~ va. Se ne sono resi ben conto, nell'incontro ultimo, Adenauer e Mac1nillan, che han tenuto a proclamare la « leadership » americana, per evitare amari risvegli del tipo Suez. A questo punto interviene la critica del buon democratico e pacifista di antica data, che pensa di coglierci in difetto. Ecco che cos'è la vostra Europa, ci dice; il desiderio, la nostalgia di potenza di una classe politica disoccupata. Perchè non vi adattate a essere quel che siete: Svizzere, Svezie, Austrie, del nostro tempo? Cioè stati che, un tempo potenti, sviluppar10 armoniosamente, in una cornice protettta, la loro società? Tutto ciò, miti a parte, andrebbe benissimo se gli Stati d'Europa fossero in effetti delle Svezie o delle Svizzere: cioè stati - al momento in cui si definirono - incastonati in un sistema ben definito, saldo, con un loro compito consistente appunto nella neutralità e nello sviluppo esemplare. Ma gli stati, e soprattutto i popoli, del continente, non sono in queste condizioni, perchè il resto del mondo non è un sistema neppure lontanamente paragonabile a quel sistema di equilibrio europeo che malgrado· le lacerazioni, ha ten11to tre secoli e in cui s'inserirono Svezia e Svizzera neutrali. Sono paesi, da un lato, che cercano la loro via; e dall'altro sono una zona decisiva per l'avvenire del mondo : una zona nella quale i progressi tecnici e sociali effettuati sono tali da non lasciarla indietro nè all'Unione Sovietica nè agli Stati Uniti d'America. E ancora: sono una zona che - non imp,orta che ne pensino i neonazionalìsti dell'epoca nostra, rivolti al passato - esercita ancora 40 Bibliotecaginobianco
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