Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

conservazione dell'esercito francese. A fìni imperiali? Forse; ma non bisogna dimenticare che di lì a poco il maresciallo Juin, incarnazione dell'esercito, sanzionava con l'accettazione dell'indipendenza tunisina l'inizio dello sgretolamento dell'impero francese. In realtà, a questo nuovo nazio·nalismo quel che importa è mantenere non le posizioni effettive occupate in altri tempi dallo stato nazionale (ciò che sarebbe impossibile), ma, appunto, la tradizione di esse. È un fenomeno non già giacobino - anche se per tale tentò di farsi passare al momento _della C.E.D. e per tale si presenta nei programmi della sinistra - ma gerarchico e tecnocratico, ammantato di ogni sorta d'idee disparate. Esso si esprime pienamente nel gaullismo, e non solo nel gaullismo degli cc ultras », bensì in quello degli umanisti e letterati, dell'ala liberale del movimento e del generale stesso. Questi ha coscientemente sabotato le deboli soluzioni cc europee » della Quarta Repubblica; e non lo ha fatto solo per venire al potere, come ci è venuto, portato dalle baionette dell'esercito degli cc ultras » di Algeri; tanto è vero cl1e il suo atteggiamento fondamentale è sopravvissuto ai contrasti con l'esercito, ai nuovi sviluppi in Algeria, ai mutamenti di programma. Si tratta di mantenere strettamente in mano dello stato, e delle gerarchie interne su cui esso si appoggia, il controllo degli affari 3 • Perciò, attraverso i mutamenti e i fallimenti di programma gaullista, c'è un fine che rimane paurosamente costante, un risultato che si ottiene effettivamente: allargare la zona dei gruppi solidali con il municipalismo francese. Il risultato c'è stato, diciam'olo: perchè oggi non solo gruppi del tutto tradizionalisti, come l'esercito, la magistra- · tura, o la letteratura sono sostenitori della Francia francese, ma ancl1e gruppi nuovi, come gli scienziati, impegnati nelle imprese di prestigio dello stato. Il loro esempio è seguito anche fuori delle frontiere. Vedi l'atteggiamento di « corps d' état » preso dai fisici italiani, quando non s.,impiegano negli Stati Uniti. . In sostanza, dietro al nazionalismo di questa seconda metà del ventesimo secolo, troviamo sempre la stessa realtà, con giustificazioni 3 È impressionante la trasformazione apparente del programma gaullista nel tempo : dalle velleità westf aliane dell"indomani della vittoria all'alleanza con Adenauer; dal controllo dell'Africa Nera in una comunità federale di tipo bismarckiano ' all'indipendenza degli stati africani; dall'integrazione all'Algeria algerina. E non sono i mutamenti dinamici di chi cambia programma perchè ha ottenuto nuove situazioni (Cavour); sono i mutamenti di chi accomoda il suo sogno a diverse realtà. Ma un punto resta fermo : non ci dev'essere .fusione del nucleo francese. 37 Bibliotecaginobianco

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