Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

dei detentori del potere per conservare la continuità con lo stato del passato, incarnato in alcune istituzioni particolarmente conservatrici - esercito, burocrazia poliziesca, servizi diplomatici. Il nazionalismo che veramente ha spiegato tutto il suo vigore non è stato un movimento popolare, ma realmente l'attaccamento, cosciente o non cosciente, delle élites, per la continuità dello stato nazionale nel suo rango, indipendentemente dalla funzione cl1e questo può aver conservata. È un municipalismo, come si sarebbe detto nel tempo risorgimentale, su scala più elevata. In effetti, è municipalismo e non nazionalismo popolare quello che ha bloccato tutti i tentativi, al centro dei quali la Francia si è trovata, di unità federale nel dopoguerra. Nella sua prima fase - fino al 1953 - esso l1a preso soprattutto la forma della negazione di qualsiasi impegno cl1e comportasse dimint1zione del controllo del governo nazionale sull'opinione pubblica. Tutto doveva svolgersi nelle. sfere governative, con il condimento della parola Europa; se mai per la via traversa delle cc istituzioni specializzate », quelle che apparentemente non rubavano il mestiere a nessuna istituzione già esistente, si sarebbe potuto realizzare un grado maggiore, necessario alla debolezza politica ,del momento, di cc integrazione » con il resto dell'Europa. Caratteristico di questa fase è l'atteggiamento dei governanti francesi (più spiccato in un Bidault, che più tardi doveva rivelare tutto il nazionalismo nero che stava sotto le sue dichiarazioni alate dinanzi « agli I specchi dell'avvenire») di considerare concessioni e no11 vittorie tutti i passi proposti verso qualche forma di amministrazione se no11 di governo comune europeo. E la richiesta, come contropartita, di solidarietà agli altri governi e magari ai popoli europei proprio in quei problemi, eredità del passato imperiale, che ci si rifit1tava gelosamente di considerare patrimonio comune, e che si sarebbe considerato offensivo lasciar discutere e risolvere in sfere non strettamente francesi: Algeria, Indocina ... Questo nazionalismo venne alla luce chiaramente nella cosidetta crisi della C.E.D., quando il problema decisivo si rivelò quello di mantenere nella sua integrità oppure lasciar in qualche modo europeizzare l'esercito, l' « Armée française ». Si potè rivestire quel fatto politico di orpelli di nazionalismo vecchio stile, giocando soprattutto sull'antagonismo con l'esercito tedesco; la realtà mostrò, con l'accettazione proprio di un esercito tedesco autonomo di lì a brevissimo tempo, che non si trattava di tutto ciò, _madi qualcosa di più semplice; la 36 Bibliotecaginobianco

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