entrambe assai incoerenti, entrambe disastrosamente co11cluse con la vittoria totale del nazionalismo. Le furibonde esplosioni della religiosità nazionalista e della strapotenza statale durante l'epoca hitleriana hanno risvegliato ovunque quest'antica riserva, in modo che alla fine della seconda guerra mondiale fra le varie correnti politiche europee quella di ispirazione cattolica si trovò ad essere la meno profondamente nazionalizzata. Altre si erano battute assai più vigorosamente e con assai minori compromissioni politiche contro il nazismo, ma nessuna aveva una riserva di ordine religioso, e perciò più difficilmente sormontabile di ·quelle pt1ramente politiche, contro il principio secondo cui la nazione è il principio e la ragion d'essere dello stato. Si aggiunga infine che la lunga agonia dell'ordine statale in tutta l'Europa continentale durante la seconda guerra mondiale e nei primi a•nni succeduti ad essa, ha, inopinatamente per gli stessi cattolici, restituito alla chiesa una funzione di ispiratrice e so·stegno dell'ordine politico, che da vari secoli essa aveva perduto. Grazie a queste circostanze e con questo atteggiamento i partiti di ispirazione cattolica son venuti a trovarsi in questo dopoguerra al posto di comando in vari stati dell~Europa occidentale. Il partito democristiano è diventato la forza politica di gran lu•nga predominante in Italia e in Germania, il più forte dei partiti belgi, il partito cerniera indispenbile in qualsiasi combinazione politica in Olanda e, fino al colpo di stato del 1958, in Francia. Ad essi in misura maggiore che a qualsiasi altro partito è perciò toccata la responsabilità di affro·ntare il duplice compito di ricostruire gli stati nazionali e di costruire l'unità europea. Nè l'uno nè l'altro compito avev,a radici nella loro dottrina politìca, la quale ha paradossalmente una strana analogia con quella socialista. Entrambe so-no·praticamente sterili qu·ando si tratta di organizzare il potere, poichè sa,nno solo concepir11e lo sfruttamento qu.ando esiste. Lo stato in genere, e quello d-emocratico in ispecie è per loro un presupposto creato da forze diverse da quella cui si sentono consacrati. Per i socialisti è opera della borghesia e non del proletariato, per i cattolici è opera degli uomini e non di Dio. Ai partiti cattolici spetta perciò ~ssenzialmente il compito di far sì che gli stati, una volta costitt1iti, si ispirino al magistero ideale della chiesa. La sorte ha i11vece voluto che dopo il crollo del 1945 spettasse loro proprio il compito preliminare della instaurazione del nuovo ordine politico. Con bt1ona volontà, ma senza avere idee proprie, fuorchè in materia di rapporti fra stato e chiesa, essi si sono accinti alla restat1razione .democratica nazionale ed alla co26 Bibliotecaginobianco
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