Nord e Sud - anno VII - n. 11-12 - dicembre 1960

Se dal passato ci volgiamo al presente e al futuro i11combente, possiamo constatare che in Italia, e domani ancora in Spagna, i socialisti hanno ancora da portare a termine il loro compito di riformisti sociali, ma che nel resto dell'Europa occidentale il grosso del lavoro è ormai fatto, e quel che resta e resterà perpetuamente da fare non è più che ordinaria amministrazione di un qualsiasi moderno governo democratico, e può essere eseguito dai Macmillan e dagli Erhart altrettanto bene quanto da ministri socialisti. I partiti socialisti hanno in questi paesi una dottrina che li obbliga, come constatava ironicamente cc The Economist » qualche mese fa, to fight bitter mock battles to change a society that is past. Nelle loro file si sta perciò svolgendo un non trascurabile lavorio intellettuale ,diretto a gettare a mare questa inutile dottrina, ed a presentare il partito come un bravo e moderato partito di amministrazione del raggiu11to beness·ere sociale. È invece assai caratteristicamente assente ogni serio tentativo i11tellettuale di dare una risposta soddisfacente a quello che è il problema della creazione di un potere federale europeo. Questo problema è posto dal Mercato comune che deve essere accelerato, esteso all'Inghilterra e fondato su istituzioni politiche; è posto dalla necessità di dare una politica estera e militare autonoma all'Europa occidentale. ~1a partiti che chiedono il suffragio dei cittadi11i solo perchè e in quanto si presentano come partiti capaci di ordinaria amministrazione di quel che esiste, questo problema non riescono nemmeno a vederlo. Giunti alla fine del loro lavoro di riforma sociale, i partiti socialisti sono diventati una delle grandi compo-nenti dell'immobilismo europeo. Sono per la conservazione di quel che esiste. Quel che deve esistere non li concer11e. Non li concerne ad un punto tale che persino nei due paesi centrali dell'Europa che hanno una costituzio·ne politica notoriamente ed evidentemente provvisoria, i socialisti non riescono a pensare che alla restaurazione, in Francia di un'ennesima repubblica nazionale, in Germania di t111ennesimo Reich nazionale. Il punto dell'orizzonte politico dal quale proviene il cattolicesimo politico è assai differente da quello del socialismo. Questo era nel secolo XIX una forza politica nuova che nasceva dall'inco11tro delle grandi masse degli outsiders sociali della società industriale con piccoli gruppi di outsiders intellettuali della politica democratica. Il cattolicesimo era la più antica e la più possente delle forze tradizionali europee, era collegato con le classi sociali più conservatrici, aveva occupato per s·ecoli una posizione di primissimo piano nella vita e nelle istituzioni 24 Bibliotecaginobianco

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